
Corriere di Bergamo: "Cambi che lasciano dubbi, perchè Cuadrado anzichè..."
In una domenica scandita da pioggia e malinconia, Monza e Atalanta hanno offerto uno spettacolo surreale, tanto sugli spalti quanto in campo. Sugli spalti, il dolore ha prevalso nettamente sulla festa Champions: i 2.587 tifosi nerazzurri hanno deciso di ricordare Riccardo Claris, tifoso atalantino tragicamente scomparso poche ore prima, con un silenzio assoluto, rotto solo dallo striscione «Claris ovunque con noi». Dall’altra parte, la curva monzese ha risposto con un gesto di rispetto («Claris ultras per sempre») e poi ha affrontato la retrocessione ormai certa con un'ironia da applausi: «l’importante è partecipare», «tutti al buffet» e l’autocritico «gioco di sabato».
DIVISA GIALLA, PORTAFORTUNA INFALLIBILE
A risplendere sul prato bagnato del Brianteo c’è anche l’insolita terza maglia dell’Atalanta: giallo polenta per i bergamaschi, giallo scuolabus per tutti gli altri. Comunque la si voglia definire, la divisa è un vero e proprio talismano: sette partite disputate quest’anno, quattro vittorie e tre pareggi. Una maglia imbattuta che in molti, da scaramantici, preferirebbero non abbandonare più.
RECORD DI VITTORIE IN TRASFERTA: E NON È FINITA
Con il successo per 4-0, l'Atalanta ottiene la dodicesima vittoria esterna della stagione, eguagliando il record storico del club stabilito nel campionato 2021/22. Adesso resta ancora la trasferta di Genova per puntare al record assoluto, mentre i 39 punti già conquistati lontano da Bergamo avvicinano il primato assoluto di 40, anch'esso risalente a due anni fa. Numeri che certificano ancora una volta l’incredibile solidità del gruppo di Gasperini.
BRESCIANINI-MALDINI, LA LEZIONE DEL CAMPO
Il finale della gara offre anche un significativo confronto tra chi incarna l’identità atalantina - rimarca Pietro Serina sulle pagine de Il Corriere di Bergamo - e chi fatica ad assorbirne lo spirito. Daniel Maldini, ex Monza, entra in campo con superficialità, si divora un gol quasi fatto e lascia un’immagine di leggerezza irritante. Al contrario, Marco Brescianini, subentrato con il risultato già acquisito, gioca con l'intensità di chi lotta per un posto da titolare. Il suo gol finale, di destro lui che è mancino, è il premio per chi interpreta il calcio come sacrificio e dedizione alla causa.
GASPERINI E QUELLA SCELTA CHE FA DISCUTERE
Eppure, in un pomeriggio di record e risultati positivi, una scelta di Gasperini lascia spazio alle polemiche. Sul 3-0, anziché puntare sui giovani, l’allenatore manda in campo Cuadrado, classe '88, ormai prossimo all’addio. Una decisione emblematica, che secondo alcuni segnala una distanza crescente tra il tecnico piemontese e le strategie future della società nerazzurro. «Non capisco perché Gasperini preferisca ancora il passato al futuro», mormora qualcuno in tribuna, sottolineando l’assenza di Brescianini o Samardzic nelle rotazioni finali.
UN FUTURO DA COSTRUIRE OLTRE LE VITTORIE
Al di là delle polemiche e dei silenzi, però, resta una classifica da sogno: l’Atalanta è ormai lanciata verso la Champions, forte di cinque punti di vantaggio sulla quinta posizione e pronta a giocarsi il tutto per tutto nello scontro diretto contro la Roma lunedì prossimo. Le premesse per una nuova avventura europea ci sono tutte, ma servirà coerenza anche fuori dal campo per continuare a vincere e crescere.
In fondo, la forza dell’Atalanta non è mai stata solo nei punti o nelle statistiche, ma nella capacità di guardare avanti con chiarezza e coraggio. Un messaggio che oggi, forse più che mai, la società deve riscoprire e riaffermare con forza.







