Rissa tra ultras con morto. Chi era Riccardo Claris, il tifoso dell'Atalanta accoltellato

Sono ore concitate a Bergamo per la morte di Riccardo Claris, sostenitore di 26 anni della Curva Nord dell'Atalanta venuto a mancare nelle scorse ore per via di una rissa di strada che si è verificata a Bergamo. Morto per accoltellamento da parte di un altro giovane, un 19enne tifoso invece dell'Inter, Jacopo De Simone.
La Gazzetta dello Sport, nella sua edizione online, fornisce un ritratto del giovane Claris, scrivendo che seguiva l'Atalanta in giro per l'Europa e spiegando come con ogni probabilità sarebbe dovuto essere a Monza per seguire la partita della Dea (poi vinta 4-0). Nato a San Giovanni Bianco, in alta Val Brembana, si era laurato in Economia e commercio a Bergamo e lavorava in una società in ambito finanziario di Milano dopo aver fatto la specializzazione in Lussemburgo. Negli anni all'estero, ha frequentato altre realtà del tifo calcistico come quella dell'Eintracht Francoforte, gemellata appunto con l'Atalanta. In gioventù aveva anche giocato, con la maglia dell'AlbinoLeffe e poi nei dilettanti, in cui aveva militato come ultima squadra nella Gavarnese.
Un messaggio semplice, ma chiarissimo: “Claris ovunque con noi”. Così i tifosi dell’Atalanta hanno voluto ricordare Riccardo Claris, il 26enne sostenitore nerazzurro tragicamente ucciso la notte scorsa a Bergamo, in seguito a una rissa con un gruppo di tifosi interisti. Lo striscione, esposto nella Curva Nord del settore ospiti dell’U-Power Stadium di Monza, ha rappresentato il cuore del silenzioso e toccante tributo a un ragazzo che della Dea era tifosissimo e volto noto della curva bergamasca.
