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Scamacca ritrova Berardi: Atalanta-Sassuolo diventa la sfida del rilancioTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 07:00Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Scamacca ritrova Berardi: Atalanta-Sassuolo diventa la sfida del rilancio

Un tempo compagni di squadra e di Nazionale, oggi avversari con lo stesso obiettivo: ritrovare continuità e trascinare le rispettive squadre prima della sosta.

Uno di terra, l’altro di fuoco. Gianluca Scamacca e Domenico Berardi si ritrovano faccia a faccia, divisi dalla maglia ma uniti da un filo che non si è mai spezzato. Nati entrambi “il primo del mese” — gennaio per Scamacca, agosto per Berardi — incarnano due anime opposte ma complementari. Il centravanti dell’Atalanta sta cercando di ritrovare stabilità dopo mesi tormentati da infortuni e ricadute. Il capitano del Sassuolo, invece, vuole riaccendere la scintilla che lo ha reso per anni il simbolo neroverde.

IL RITORNO DEI DUE EX COMPAGNI - Il destino ha scelto una cornice perfetta per il loro incrocio: Atalanta-Sassuolo, proprio come quella del 27 gennaio 2018, giorno del loro primo incontro in campo. Allora la scena si svolgeva a maglie invertite: Gasperini in panchina, Scamacca debuttante, Berardi già leader del Sassuolo. Oggi, sette anni dopo, i ruoli si sono capovolti ma la storia resta intrecciata.
Insieme hanno condiviso 35 partite tra club e Nazionale, con cinque gol di Scamacca nati da assist di Berardi. Quasi duemila minuti di intesa che li hanno resi complementari, uno riferimento centrale, l’altro genio creativo.

SCAMACCA, IL CAMMINO VERSO IL TOP - Juric, vigile e prudente, non forza i tempi ma sa che l’attaccante romano è vicino al ritorno definitivo. «Può giocare titolare, anche se il cammino per tornare al top è ancora lungo», ha dichiarato alla vigilia. L’Atalanta ha scelto di curarlo con pazienza, di restituirgli fiducia e serenità. Dopo l’infiammazione al ginocchio - scrive La Gazzetta dello Sport -, Scamacca ha collezionato spezzoni preziosi contro Cremonese e Slavia Praga, poi un’ora a Udine e qualche minuto nel finale di Marsiglia. Oggi, prima della sosta e della chiamata in Nazionale di Gattuso, potrebbe tornare dal primo minuto, al centro del tridente con De Ketelaere o Samardzic e Lookman, pronto a festeggiare la 100ª in Serie A.

BERARDI, IL FUOCO NEROVERDE - Dall’altra parte, Domenico Berardi è tornato leader e simbolo del Sassuolo. Dopo l’infortunio e il colpo alla testa contro la Roma, è rientrato a pieno ritmo e ha firmato contro il Genoa il suo 150° gol in Serie A. Ma la festa è stata rovinata dal ko beffardo nel recupero.
«È un giocatore fondamentale – ha detto Fabio Grosso –. Sono felice per il traguardo, ma soprattutto perché ha ancora fame e voglia di migliorarsi». E contro l’Atalanta, Berardi ha una tradizione speciale: sei gol in carriera, quattro dei quali a Bergamo.

DUE STRADE PER LA STESSA META - Entrambi cercano la stessa cosa: continuità. Scamacca per confermare di essere il nove del futuro azzurro, Berardi per riaffermarsi come simbolo del Sassuolo che ha ritrovato la Serie A con il suo rientro. Due percorsi diversi ma paralleli, due storie che si inseguono.
Uno cerca di rimettere radici dopo una lunga tempesta, l’altro vuole riaccendere la fiamma che lo ha reso leggenda a Reggio Emilia.

L’INTRECCIO DEL DESTINO - Da quella prima volta insieme nel 2018, fino alla vigilia di oggi, Scamacca e Berardi hanno scritto pagine diverse della stessa storia. Ora si ritrovano uno contro l’altro, pronti a misurarsi da leader. Per l’Atalanta, l’obiettivo è dare continuità al successo di Marsiglia; per il Sassuolo, rialzarsi dopo il ko col Genoa. Ma, al di là del risultato, il destino di entrambi passa da questa partita: l’una per ripartire, l’altra per tornare a brillare.

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