Il muro di Francoforte si chiama Koch: ha annullato Hojlund, ora sfida Scamacca
Se c'è un nome cerchiato in rosso sul taccuino di Raffaele Palladino e del suo staff, è quello di Robin Koch. Non è un attaccante, non segna gol a raffica, ma ne impedisce la realizzazione con un'efficacia che, in questo momento, ha pochi eguali in Europa. Il capitano dell'Eintracht Francoforte è l'ostacolo più alto tra l'Atalanta e la gloria europea: un gigante di 192 centimetri che sta vivendo la stagione della definitiva consacrazione e che attende Gianluca Scamacca per un duello rusticano che promette scintille.
LO SPAURACCHIO NAPOLI, HOJLUND CANCELLATO - Per capire la pericolosità del centrale classe 1996, basta chiedere referenze al Napoli. Nel precedente turno europeo, Koch è stato eletto MVP della sfida non per caso: la sua prestazione è stata una masterclass difensiva capace di azzerare completamente Rasmus Hojlund. L'ex nerazzurro, ora in forza agli azzurri, non ha toccato palla, ingabbiato dalla fisicità e dal senso della posizione del tedesco. "Ha guidato brillantemente la linea e vinto la maggior parte dei duelli", recitava la motivazione degli osservatori UEFA. Un avvertimento chiarissimo per l'attacco della Dea.
IL PROFILO, IL DIFENSORE TOTALE - Figlio d'arte e nativo di Kaiserslautern, Koch incarna l'evoluzione del ruolo. Abbina la stazza del marcatore d'altri tempi (spalle larghe e quasi due metri d'altezza) alla qualità del regista arretrato. Non si limita a distruggere il gioco avversario, ma è il primo costruttore della manovra di Toppmöller, impostando dal basso con piedi educati. Un bagaglio tecnico arricchito dai tre anni di "scuola" in Premier League con la maglia del Leeds United, dove ha imparato a gestire ritmi e impatti fisici devastanti.
LEADER MAXIMO E NAZIONALE - Dal suo ritorno in patria nell'estate 2023, la sua ascesa è stata verticale. Divenuto capitano nel 2025 scavalcando nelle gerarchie persino un totem come Kevin Trapp, Koch è il leader indiscusso dello spogliatoio. Con la maglia della Germania ha già messo insieme 15 presenze e gode della stima incondizionata del CT. Stasera avrà il compito di "prendersi cura" di Scamacca: sarà uno scontro tra titani, dove la forza fisica dell'attaccante romano dovrà vedersela con l'intelligenza e i muscoli del muro di Francoforte.
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