Lookman e la legge del destino: la Viola porta bene, Palladino se lo gode
Il calcio è fatto di ricorsi storici e quello tra Ademola Lookman e la Fiorentina è un feeling che sfida la logica. Come in un copione già scritto, il destino ci ha visto benissimo: l'anno scorso, dopo un'estate turbolenta, il nigeriano tornò in campo proprio contro i viola regalando la prima vittoria casalinga. In questa stagione cambiano gli attori in panchina, ma il risultato è identico: è ancora "Mola" a battezzare il primo successo interno dell'era Palladino. Una conferma per il tecnico, che sta gestendo il suo fuoriclasse con intelligenza, inserendolo in un'Atalanta che si scopre compatta, semplice ma terribilmente efficace. Ma oltre ai tre punti, gli ultimi giorni hanno proiettato il numero 11 direttamente nell'Olimpo della storia nerazzurra.
L'EUROPA NEL MIRINO, AGGANCIATO ILICIC - I record stanno cadendo uno dopo l'altro - rimarca TMW - . Tutto è iniziato nella notte magica di Francoforte: il gol segnato all'Eintracht è stato l'undicesimo sigillo di Lookman nelle competizioni UEFA con la maglia della Dea. Un traguardo prestigioso che gli ha permesso di raggiungere un'icona sacra come Josip Ilicic al secondo posto della classifica dei migliori marcatori nerazzurri in Europa. Davanti a loro, a guidare il gruppo, è rimasto solo Luis Muriel. Un podio di pura classe.
SCALATA ALLA STORIA, A UN PASSO DAL TANQUE - Ma è con la rete di ieri sera alla Fiorentina che i numeri si fanno impressionanti. Lookman ha toccato quota 55 gol totali tra campionato e coppe con l'Atalanta. Una cifra che gli ha permesso di scavalcare una leggenda del passato come Poul Rasmussen e di mettere nel mirino mostri sacri: ora "Mola" è a una sola lunghezza di distanza dalla coppia formata da Adriano Bassetto e German Denis. La storia è lì, a un passo, pronta per essere riscritta nelle prossime gare.
TESORO E MERCATO, IL PREZZO È FISSATO - Mentre i tifosi si godono i record, la società fa i conti. Il rendimento stellare di Lookman non passa inosservato e, in vista della sessione invernale, da Zingonia filtra una posizione netta. La valutazione del giocatore è schizzata alle stelle: l'Atalanta non si siederà al tavolo per cifre inferiori ai 50 milioni di euro. È il prezzo da pagare per chi vuole strappare a Palladino un giocatore che, numeri alla mano, è ormai entrato di diritto nella leggenda del club.
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