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Lookman, il simbolo della rinascita: l'Atalanta può essere forte anche dopo Gasperini

Lookman, il simbolo della rinascita: l'Atalanta può essere forte anche dopo GasperiniTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Daniele Najjar
ieri alle 23:41Serie A
Daniele Najjar

"Voglio raccontare un aneddoto: ho scritto su un foglio il DNA che doveva ritrovare questa squadra e ognuno dei giocatori mi ha dato un aggettivo sul quale dovevamo concentrarci. Ho visto tutto in campo oggi, ho cercato di responsabilizzarli, non sono un mago": così a Sky Sport il tecnico dell'Atalanta, Raffaele Palladino.

È appena finita la sfida contro l'Eintracht, nella quale si è rivista un'Atalanta che sembrava quella di Gian Piero Gasperini, per riassumere al massimo la sensazione avuta nel corso dei 90 minuti giocati a Francoforte. Giusto un inizio alla pari, con un primo tempo nel quale i bergamaschi hanno comunque colto due pali e nel corso del quale sono sembrati crescere minuto dopo minuto in termini di consapevolezza e coraggio.

Dalle parole di Palladino si può capire molto della prestazione di diversi giocatori dai quali ci si aspettava molto di più in questi mesi. Mesi nei quali erano parsi l'ombra di quelli visti fino all'anno scorso. Uno su tutti: Ademola Lookman. Il gol in Champions gli mancava dal 18 febbraio 2025 (contro il Club Brugge). Stasera un palo, un gol, un assist e l'azione avviata per il 3-0. In generale, una prova da vero Lookman. Può essere lui il primo "acquisto" dell'era-Palladino. Il nigeriano con questo gol raggiunge Josip Ilicic per gol siglati in competizioni UEFA con la Dea, a quota 11: ora è secondo solamente a Muriel. Non solo lui: hanno brillato in tanti, da Hien a Scamacca, fino a De Ketelaere ed Ederson. Sono sembrati, appunto, responsabilizzati: questa Atalanta è ancora forte e se lo può ricordare, anche dopo Gasperini.

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