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Budel: "Atalanta, il Chelsea non basta. Occhio al Cagliari, verrà a giocarsela così..."
Oggi alle 17:50Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Budel: "Atalanta, il Chelsea non basta. Occhio al Cagliari, verrà a giocarsela così..."

L'ex centrocampista e opinionista analizza le insidie del Christmas Match: «La Dea ha due facce, in A serve la fame europea. I sardi? Senza Belotti hanno perso chili, ma sono compatti»

Sarà una sfida tra squadre che hanno appena rialzato la testa, due formazioni reduci da vittorie pesanti che hanno ridato ossigeno e morale. Se l'Atalanta arriva dall'impresa galattica contro i Campioni del Mondo del Chelsea, il Cagliari sbarca a Bergamo forte dello scalpo della Roma. Per leggere le pieghe di una partita che si preannuncia tutt'altro che scontata, la parola passa ad Alessandro Budel. L'ex regista, oggi apprezzata voce tecnica, fotografa il momento delle due compagini ai microfoni di TuttoCagliari.net, mettendo in guardia i nerazzurri dalle trappole tattiche di Fabio Pisacane.

LA SCHIZOFRENIA NERAZZURRA – Il primo punto toccato dall'opinionista è la doppia identità mostrata finora dalla squadra di Raffaele Palladino. Una sorta di dottor Jekyll e mister Hyde che domina in Europa e balbetta nei confini nazionali. «La Dea è stata notevolmente incostante», ammette Budel senza giri di parole. «In Champions League ha sempre destato un’ottima impressione, mentre in Serie A ha convinto solo a tratti, offrendo spesso prestazioni al di sotto delle sue reali possibilità». Il riferimento al passo falso del Bentegodi è immediato: «Dopo il cambio di registro con l'arrivo di Palladino, sono incappati nella serata negativa di Verona. Ma proprio per questo, sfruttando l'onda del trionfo col Chelsea, vorranno a tutti i costi riprendere a vincere davanti al pubblico amico».

SARDI VIVI ANCHE SENZA IL GALLO – Dall'altra parte della barricata c'è un Cagliari che vive di fiammate, ma che sembra aver trovato unità d'intenti. Budel sottolinea come l'assenza del centravanti principe abbia pesato, ma non spezzato lo spirito isolano. «I rossoblù sono stati altalenanti: partiti bene, poi calati vistosamente anche a causa dell'infortunio di Belotti, un bomber difficile da sostituire nonostante l'impegno di Borrelli». Tuttavia, la vittoria sulla Roma ha lanciato un segnale chiaro: «La squadra è un tutt’uno con l’allenatore. Quel successo è stato prestigioso e ha portato benefici a tutto l'ambiente».

LA TRAPPOLA TATTICA – Ma che partita dovrà aspettarsi l'Atalanta? Budel disegna lo spartito tattico che, a suo avviso, Pisacane cercherà di suonare alla New Balance Arena. Niente barricate, ma nemmeno assalti scriteriati. «Il Cagliari dovrà tenere un baricentro medio e stare compatto, senza farsi schiacciare nella propria trequarti», spiega l'ex giocatore. La chiave di volta saranno le transizioni: «Fossi in Pisacane non azzarderei un pressing ultraoffensivo, ma nemmeno un atteggiamento troppo rinunciatario. Aspetterei l'Atalanta a ridosso della metà campo per poi verticalizzare con velocità e precisione per le punte e gli esterni. Servirà tanta qualità tecnica nelle ripartenze».

Per l'Atalanta si prospetta un esame di pazienza e lucidità. Contro un avversario pronto a chiudere gli spazi e ripartire, Ederson e compagni dovranno dimostrare di aver imparato la lezione di Verona, portando in campionato la stessa intensità ammirata nelle notti di coppa.

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