Pisacane lancia la sfida alla Dea: "Palladino? Meno frenetico del Gasp, ma occhio agli spazi". E su Palestra...
Dall'euforia per lo scalpo della Roma alla trasferta più insidiosa del momento. Il Cagliari sbarca a Bergamo con la valigia piena di entusiasmo ma con la consapevolezza che la New Balance Arena, fresca di notte magica in Champions, è un fortino da prendere con le molle. Fabio Pisacane si presenta in sala stampa con lucidità e rispetto, analizzando la metamorfosi dell'Atalanta e caricando i suoi in vista di un match che si deciderà sui nervi e sui duelli individuali. Ecco quanto evidenziato da TuttoCagliari.net
ANALISI TATTICA – IL NUOVO CORSO NERAZZURRO
L'allenatore rossoblù ha studiato a fondo l'avversario e non si nasconde. Per Pisacane, l'Atalanta attuale è una creatura diversa rispetto al passato recente, pur mantenendo una pericolosità letale. «Sarà un grosso banco di prova», ammette il tecnico. «È una squadra che sviluppa il gioco in maniera differente rispetto alla precedente gestione. Palladino ha una costruzione più ragionata, meno frenetica». Un cambiamento filosofico che però non intacca il potenziale offensivo: «Negli spazi aperti possono fare molto male. La chiave? Le marcature preventive potranno fare la differenza. Chi vince più duelli ha maggiori possibilità di fare bottino pieno».
L'EX DI TURNO – IL CONSIGLIO A PALESTRA
C'è un pezzo di Zingonia nel cuore del Cagliari. Marco Palestra, cresciuto nel vivaio atalantino, sta trovando spazio e fiducia in Sardegna. Il mister spende parole al miele ma anche un monito paterno per il giovane esterno: «È un ragazzo che mi ha sorpreso fin da subito, specie per l'umiltà. Deve rimanere così». Poi il consiglio per non bruciarsi: «Non deve leggere i giornali. Il calcio ti illude, si fa presto a cambiare giudizi. Non deve esaltarsi ora, né buttarsi giù dopo qualche prestazione negativa».
TESTA E MORALE – L'ONDA LUNGA DELLA ROMA
La vittoria contro i giallorossi è stata la medicina perfetta per un ambiente che aveva bisogno di ritrovare il sorriso. «I tre punti mancavano da tempo e i ragazzi li meritavano per l'attitudine», spiega Pisacane, assumendosi le responsabilità del periodo buio. «In questi due mesi in cui non si è vinto il responsabile sono io. Ora dobbiamo essere una famiglia e fare in modo che prestazioni come quella contro la Roma diventino routine. L'entusiasmo è tornato, ma serve continuità».
LE SCELTE – MINA OUT, IL CASO FOLORUNSHO
Sul fronte formazione, il tecnico fa chiarezza. Niente rischi inutili per Mina: «Sta lavorando ancora a parte, non vogliamo forzare il rientro per non pagare scelte sbagliate fatte in passato». Caso chiuso, invece, per Folorunsho, reduce da un errore costato caro: «Era molto dispiaciuto, si è scusato subito. È un ragazzo spontaneo, farà tesoro di questa vicenda». Chi scalpita è Gaetano: «È cresciuto tantissimo dalla sosta. Se non partirà titolare domani, sarà la prossima. Uno come lui è difficile non vederlo in campo».
L'ABITO TATTICO
Infine, nessuna pretattica sul modulo. Il Cagliari ha trovato la sua identità e non la cambierà a Bergamo. «Il 4-3-2-1 è il modulo che maggiormente si addice a questa squadra», conferma Pisacane. «Anche il 4-3-3 o il 3-5-2 possono essere applicati, specie con Palestra, ma da oggi in poi difficilmente vedrete un assetto diverso da questi». La sfida è lanciata: ora la parola passa al campo.
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