Atalanta, le pagelle: Djimsiti giornata da dimenticare, Samardzic errore imperdonabile. Carnesecchi evita il tracollo
ATALANTA-INTER 0-1 (p.t. 0-0)
65’ Lautaro Martinez (I)
CARNESECCHI, voto 7
Tiene in piedi la baracca finché può. Risponde presente sul diagonale di Luis Henrique e non si fa sorprendere da Thuram. Ma il vero miracolo lo compie ipnotizzando Lautaro nel primo tempo nell'uno contro uno. Sul gol del Toro è incolpevole, lasciato solo da una difesa suicida. Baluardo.
DJIMSITI, voto 4
Un incubo a occhi aperti. Rientra dall'infortunio e confeziona il pacco regalo per l'Inter con un passaggio orizzontale scellerato che innesca l'azione del gol decisivo. Non contento, poco dopo regala un'altra palla gol a Esposito. Completamente nel pallone, è l'anello debole che fa crollare il castello difensivo. Giornata no!
HIEN, voto 6
Accetta l'uno contro uno con Thuram e Lautaro con coraggio, tenendo alta la linea e reggendo l'urto fisico. È l'unico del reparto arretrato a non sbandare, mostrando personalità anche in campo aperto contro clienti scomodissimi. Solido.
KOLASINAC, voto 6,5
Guerriero vero. Si immola su Akanji salvando un gol fatto e rimedia alle sbavature dei compagni con chiusure disperate, come quella su Barella a porta vuota. Spende un giallo tattico intelligente. Peccato per l'indecisione in impostazione che poteva costare cara, ma la sua garra è encomiabile. Roccioso.
dal 75’ SAMARDZIC, voto 5
Entra e ha sul sinistro la palla che vale un punto d'oro, ma la spedisce fuori divorandosi un rigore in movimento. Un errore tecnico grave per un giocatore della sua classe, che pesa come un macigno sul risultato finale. Sprecne.
ZAPPACOSTA, voto 5,5
Parte aggressivo su Dimarco, ma fatica a trovare sbocchi offensivi e calcia alto da buona posizione. Dietro si fa sorprendere su un corner. Costretto al cambio per un problema muscolare dopo un primo tempo di sacrificio ma poca lucidità. Opaco.
dal 46’ MUSAH, voto 5,5
Tanta corsa, poca geometria. Entra per dare dinamismo, ma finisce per aggiungere confusione a una manovra già farraginosa. Sbaglia troppi appoggi e non riesce a incidere. Caotico.
DE ROON, voto 5,5
Si incolla a Zielinski per limitarne il raggio d'azione, ma soffre il dinamismo del centrocampo interista. Qualche imprecisione di troppo in fase di impostazione, dove non riesce a dare fluidità al gioco. Generoso, ma in affanno. Imballato.
EDERSON, voto 6
Si sacrifica in un lavoro oscuro su Barella, limitandone le incursioni. Prezioso in fase di non possesso con recuperi fondamentali, come quello su Thuram a fine primo tempo. Davanti si vede poco, murato al tiro, ma il suo equilibrio è vitale. Diligente.
ZALEWSKI, voto 5,5
Parte timido, poi sale di giri. Mette in crisi Luis Henrique e serve un cioccolatino a Scamacca che il centravanti non scarta. Segna un gol (giustamente annullato) e cerca sempre la giocata. Ma non basta. Alti e bassi.
dal 65’ BERNASCONI, voto 6
Entra in un momento difficile, subito dopo il gol subito. Tiene vivo un pallone complicato e prova a spingere, mostrando personalità. Volenteroso.
DE KETELAERE, voto 5,5
Primo tempo anonimo, imbrigliato dalla gabbia di Inzaghi. Nella ripresa si accende: crea pericoli, si vede annullare un gol e serve l'assist d'oro che Samardzic spreca. Quando ha spazio dimostra di poter fare male, ma si sveglia tardi. Intermittente.
PASALIC, voto 6
Lavoro tattico prezioso in pressione su Calhanoglu. Cerca l'inserimento e sfiora il gol, chiuso da Akanji. Si sacrifica molto per l'equilibrio della squadra, rinunciando a qualche sortita offensiva. Tattico.
dal 58’ SULEMANA, voto 5
Dovrebbe spaccare la partita con la sua velocità, invece si vede solo per un cartellino giallo e qualche pallone gestito con troppa fretta. Impatto nullo. Fumoso.
SCAMACCA, voto 5,5
Serata difficile contro un Akanji formato muro. Perde quasi tutti i duelli fisici e non arriva per un soffio sul cross di Zalewski. Segna un bel gol, ma è in fuorigioco netto. Troppo isolato e poco reattivo, non riesce mai a far salire la squadra come dovrebbe. Spuntato.
ALL. PALLADINO, voto 6
La prepara bene tatticamente, accettando l'uomo contro uomo e imbrigliando l'Inter per un'ora. La squadra tiene il campo con ordine, ma paga a carissimo prezzo gli errori individuali (Djimsiti e Samardzic) su cui l'allenatore può poco. La prima sconfitta in casa brucia, ma la prestazione c'è stata fino al patatrac difensivo. Tradito.
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