Atalanta, scocca l'ora della verità: tre rebus tattici per Palladino nella notte dell'Inter
L'attesa sta per finire e le luci della New Balance Arena sono pronte a illuminare la sfida più delicata di questo finale di 2025. Domani sera, alle 20.45, l'Atalanta riceve l'Inter capolista in un match che vale molto più della semplice posta in palio. Eppure, a poche ore dal fischio d'inizio, la lavagna tattica di Raffaele Palladino è ancora ricca di incognite: la vigilia ruota attorno a due assenze pesanti e a tre grandi interrogativi, uno per ogni zona del campo, che terranno il tecnico sulle spine fino all'ultimo secondo utile.
L'EREDITÀ DI GENOVA – Il punto di partenza è l'assetto visto in emergenza al Ferraris - fa il punto in casa nerazzurra L'Eco di Bergamo -. Contro il Genoa, privo di colonne come Kossounou e Lookman, l'allenatore nerazzurro è stato costretto a ridisegnare la Dea, abbassando de Roon sulla linea dei difensori, lanciando Musah in mediana e affidandosi alla fantasia di Maldini in avanti. Un esperimento dettato dalla necessità che potrebbe in parte rivedersi, ma con interpreti e sfumature diverse per arginare la corazzata di Chivu.
DIFESA: SCALVINI SCALPITA, DJIMSITI IN BILICO – Il primo nodo da sciogliere riguarda il pacchetto arretrato davanti a Carnesecchi. Djimsiti sta combattendo contro il tempo per smaltire una lesione di primo grado ai flessori della gamba destra: ieri ha mostrato lievi progressi, ma la decisione sulla sua convocazione arriverà solo in extremis, dopo la rifinitura pomeridiana. Difficile vederlo dal primo minuto. Ecco perché salgono vertiginosamente le quotazioni di Scalvini, pronto a riprendersi una maglia da titolare nel terzetto con Hien e Kolasinac. L'alternativa rimane l'arretramento tattico del capitano de Roon.
IL DOMINO IN MEZZO AL CAMPO – La posizione dell'olandese determinerà a cascata le scelte in mediana. Se de Roon dovesse agire in difesa, si aprirebbe uno slot al fianco dell'intoccabile Ederson. In questo scenario, Musah appare il candidato principale per dare dinamismo e copertura, ma attenzione a Brescianini, che resta pienamente in corsa per una maglia. È un gioco di incastri che Palladino dovrà calibrare con precisione millimetrica.
REBUS ZALEWSKI E LA FANTASIA – L'ultimo grande dubbio riguarda la catena di sinistra e la composizione del tridente nel 3-4-2-1. Pasalic potrebbe essere avanzato sulla trequarti per affiancare De Ketelaere a supporto di Scamacca, garantendo inserimenti e fisicità. Questa mossa libererebbe spazio sulla fascia mancina, dove è vivo il ballottaggio tra Zalewski e Bernasconi. Tuttavia, il polacco resta un'opzione valida anche per giocare più alto, sfruttando la sua qualità offensiva negli ultimi trenta metri.
Non c'è margine d'errore, anche perché il calendario non concede tregua. La sfida all'Inter è solo l'antipasto di un ciclo di ferro che vedrà l'Atalanta impegnata sabato 3 gennaio contro la Roma dell'ex Gasp e mercoledì 7 nella difficile trasferta di Bologna. Tre gare in dieci giorni per capire, una volta per tutte, le reali ambizioni di questa squadra.
© Riproduzione Riservata






