Juric in conferenza non si accontenta: "Atalanta, buona la prima ma c'è tanto da fare"

Ivan Juric non fa sconti. La sua Atalanta parte con un successo di misura (1-0) nella prima uscita stagionale contro la formazione Under 23, ma il tecnico croato mette subito in chiaro in conferenza stampa che il percorso è appena iniziato. Tanti spunti, molto lavoro da fare, e la sensazione che la squadra debba ancora assorbire i carichi pesanti di preparazione. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, come valuta questa prima uscita stagionale considerando gli alti carichi di lavoro sostenuti in ritiro?
«È evidente che in questo periodo i giocatori reagiscono diversamente: alcuni hanno già raggiunto una condizione fisica accettabile, altri fanno più fatica. La squadra, però, mi ha dato spunti interessanti, su cui dovremo lavorare intensamente nelle prossime settimane».

Quali sono gli aspetti del gioco che ha visto meno convincenti e sui quali intende intervenire maggiormente?
«Affrontavamo un avversario giovane e ben organizzato, ma ho notato che dobbiamo assolutamente migliorare la fluidità nella circolazione del pallone e soprattutto la compattezza difensiva. Serve più precisione e maggiore intensità: sono cose che affineremo sicuramente con il tempo».

Come è stato il suo inserimento all’interno del mondo Atalanta, considerando anche il piccolo inconveniente di salute dei giorni scorsi?
«Fortunatamente la salute ora non è più un problema - rassicura Juric -. Mi sono trovato subito bene: è un gruppo abituato a lavorare duro e con grande serietà. La mia idea è quella di spingere forte fin dall'inizio, perché soltanto così possiamo raggiungere i nostri obiettivi».

Scalvini è apparso subito in buone condizioni, mentre Scamacca non è stato rischiato. Qual è la situazione dei due giocatori?
«Scalvini sta facendo progressi giorno dopo giorno, anche se non ha ancora raggiunto la piena brillantezza. Oggi ha comunque giocato una gara positiva. Scamacca ha lavorato bene durante la settimana, ma era prematuro farlo scendere in campo oggi: contiamo di integrarlo gradualmente nelle prossime partite».

In queste prime due settimane ha lavorato di più sulla crescita atletica o sulla conoscenza individuale dei giocatori?
«In questa fase si lavora molto sulla condizione fisica, ma parallelamente ho studiato attentamente anche l’atteggiamento, la personalità e il linguaggio del corpo dei ragazzi. Credo ci siano già molte cose positive nella nostra identità di squadra, ma il mio obiettivo è aggiungere altri dettagli importanti».

Come valuta le prime prestazioni dei nuovi arrivati Sulemana e Ahanor?
«Kamaldeen è un ragazzo sveglio, che ha già dimostrato qualità importanti, velocità e capacità nel tiro. Deve ovviamente crescere, mi piace la sua voglia di imparare. Ahanor, invece, è un talento giovanissimo: ha qualità tecniche e fisiche importanti, abbinate a una mentalità giusta. Dobbiamo però essere pazienti nel suo processo di maturazione».

Cosa ne pensa del numero 10 affidato a Samardzic? Crede sia una responsabilità eccessiva per lui?
«Non mi preoccupo troppo del numero di maglia - sorride il tecnico -. Lazar ha doti tecniche straordinarie».

Infine, che ruolo avrà El Bilal Touré? Lo vede come un giocatore utile per questa squadra o potrebbero esserci valutazioni diverse?
«È un attaccante atipico, con caratteristiche particolari, e stiamo valutando attentamente come utilizzarlo al meglio. Al momento, comunque, è presto per prendere decisioni definitive».

Juric ha chiuso così la sua prima conferenza stampa stagionale, lasciando intendere chiaramente che non intende accontentarsi: l'Atalanta è un cantiere aperto, con ancora tanto lavoro da fare per puntare sempre più in alto.

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