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Lookman-Atalanta, così no: perché i club non possono sempre perdere
Oggi alle 00:30Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Lookman-Atalanta, così no: perché i club non possono sempre perdere

Dai certificati medici fantasma ai ritardi ingiustificati: perché è il momento di mettere fine agli ammutinamenti dei giocatori

Quella tra Ademola Lookman e l’Atalanta è una storia già vista, l’ennesimo episodio che evidenzia un problema reale nel calcio di oggi: calciatori che non rispettano le regole e società costrette a subire comportamenti inaccettabili. Il nigeriano è l'ultimo nome di una lista di giocatori che, pur di ottenere ciò che vogliono, dimenticano la professionalità, lasciando inermi le società proprietarie dei loro cartellini.

ASSENZE INGIUSTIFICATE - Lookman da due giorni diserta gli allenamenti a Zingonia, dopo aver manifestato chiaramente la volontà di trasferirsi all'Inter. Le ragioni del calciatore – che sostiene l’esistenza di accordi non rispettati – non possono comunque giustificare un comportamento simile. Il club bergamasco, intanto, è costretto ad attendere passivamente il rientro di un giocatore che sembra aver lasciato persino la città, e nessuno sa se si presenterà nuovamente.

IL CASO DOUGLAS LUIZ - Un altro episodio emblematico di questa estate riguarda Douglas Luiz, il centrocampista della Juventus che si è presentato in ritiro con quattro giorni di ritardo, limitandosi poi a chiedere scusa ai compagni e alla società. Parole doverose, certo, ma insufficienti per cancellare la gravità del gesto. Questi casi evidenziano una tendenza pericolosa: calciatori che sfruttano il loro potere contrattuale, certi di rimanere praticamente impuniti.

SOCIETÀ SENZA DIFESA - Il vero nodo della questione è proprio qui: le società hanno strumenti limitatissimi per arginare questi comportamenti. Certificati medici utilizzati come scuse, multe simboliche e nessuna possibilità reale di imporre disciplina. Così facendo, ogni estate si rischia di assistere a nuovi "ammutinamenti", creando precedenti pericolosi e mettendo a rischio la credibilità dei contratti stessi.

REGOLE DA RIFORMARE - L'associazione calciatori, sempre pronta a difendere i diritti degli atleti, deve intervenire con fermezza anche quando i suoi iscritti sbagliano. Non bastano solo le tutele per i giocatori, servono strumenti per tutelare anche i club, che rappresentano una parte fondamentale del sistema calcio. Non si può più accettare che siano sempre e solo le società a pagarne le conseguenze.

È arrivato il momento di un cambio radicale, per evitare che casi come quello di Lookman diventino ordinaria amministrazione. La professionalità non può essere soltanto un optional.