Lookman salta altri allenamenti? Cosa può fare l'Atalanta in base al contratto collettivo

In casa Atalanta continua il braccio di ferro con Ademola Lookman, che per il secondo giorno consecutivo non si è presentato agli allenamenti con la squadra nerazzurra. Una presa di posizione che, al di là degli eventuali sviluppi di calciomercato legati all’interesse dell’Inter, potrebbe avere delle conseguenze disciplinari e anche economiche per l’attaccante nigeriano.
Cosa dice il contratto collettivo dei calciatori? Nel giorno in cui Serie A e Aic hanno ratificato il nuovo accordo collettivo - che sul punto ha mantenuto la stessa disciplina del passato -, se ne possono analizzare le previsioni per casi analoghi. Con la precisazione che ulteriori provvedimenti (ovviamente non automatici, ma legati a una scelta della società) potrebbero essere stati concordati nel contratto individuale siglato tra Lookman e la Dea.
L’art 5.2, dedicato agli obblighi di relativi al pagamento della retribuzione, al punto 5.2.13, prevede: “L’obbligo di versamento della Retribuzione, nella parte sia fissa sia variabile, da parte delle Società è sospeso, previa Comunicazione a partire dalla data di decorrenza di una delle due seguenti circostanze e per tutta la sua durata: […](b) se il Calciatore sia irreperibile per tre convocazioni ad allenamenti o gare a distanza di almeno quarantotto (48) ore una dall’altra nell’arco di almeno sette (7) giorni”. Se Lookman si assentasse di nuovo - senza presentare certificato medico - l’Atalanta potrebbe quindi sospendergli lo stipendio, e non solo: “Nel caso sub (b) che precede - recita il successivo punto 5.2.15 -, la Società, previo ricorso al Collegio arbitrale ai sensi del Regolamento/CA, potrà anche ottenere l’interdizione del Calciatore dalla partecipazione agli allenamenti”. L’Atalanta potrebbe, con tutta ragione, mettere fuori rosa il nigeriano.
