
Lookman, un pasticcio d’estate dove tutti hanno perso tempo
Nel suo editoriale su Tuttomercatoweb.com, Ivan Cardia analizza senza giri di parole la vicenda Ademola Lookman, evidenziando come la gestione dell’estate del nigeriano si sia trasformata in un pasticcio in cui «tutte le parti in causa hanno perso un sacco di tempo».
SCELTE E CONSIGLI – Le mosse di Lookman sono figlie di tre elementi: «la promessa che riteneva di aver ricevuto dall’Atalanta», «quella che chiaramente gli avrà fatto l’Inter» e «i consigli e i comportamenti di chi gli sta attorno». Il giornalista ripercorre i passaggi chiave, ricordando come la proposta del Paris Saint-Germain dell’anno scorso fosse «ai limiti del ridicolo» per l’Atalanta, mentre l’offerta dell’Inter – pur più congrua – non sia stata ritenuta soddisfacente.
L’ERRORE PIÙ GRAVE – Secondo Cardia, il consiglio di disertare gli allenamenti è stata la scelta peggiore: «Gli agenti non hanno fatto l’interesse del giocatore», sottolinea, ricordando come Lookman si trovi a metà agosto senza allenarsi regolarmente, con la Coppa d’Africa alle porte e la prospettiva, in caso di arrivo all’Inter, di giocare «con la pressione di chi non potrà sbagliare mezzo passaggio».
LE RESPONSABILITÀ DEL CLUB – Pur riconoscendo che l’Atalanta abbia il diritto di gestire le trattative come meglio crede, Cardia evidenzia come i nerazzurri avrebbero potuto «accettare un’offerta non certo scandalosa – o quantomeno comunicare il prezzo – evitando un braccio di ferro» che rischia di creare un precedente simile a quello di Koopmeiners. Un mancato accordo che, secondo l’editorialista, priva la Dea della possibilità di reinvestire subito per due grandi colpi, in un’estate già delicata per il primo anno post Gasperini.
Tra promesse, valutazioni divergenti e mosse sbagliate, la sensazione è che questa telenovela estiva abbia messo in luce un problema di strategia condiviso, lasciando l’Atalanta senza il sostituto di Retegui e Lookman in bilico, fermo ai box e in attesa di capire dove giocherà.






