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Atalanta-Pisa, primo esame a metà: Scamacca torna al gol ma Juric deve registrare la nuova DeaTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 07:30Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Atalanta-Pisa, primo esame a metà: Scamacca torna al gol ma Juric deve registrare la nuova Dea

Gilardino sorride con sette debuttanti: coraggio, ordine e un punto che vale oro al ritorno i

La nuova Atalanta di Ivan Juric si ferma all’esordio. Nella serata che avrebbe dovuto segnare l’inizio di un nuovo ciclo dopo l’era Gasperini, i nerazzurri impattano 1-1 in casa contro il Pisa neopromosso. La firma sul pareggio è di Gianluca Scamacca, che torna al gol dopo 455 giorni, ma la vera sorpresa la regala la squadra di Alberto Gilardino, capace di affrontare la Dea senza timori reverenziali e portare via da Bergamo un punto di prestigio.

PISA ORGANIZZATO - Gilardino, alla sua prima in A con i toscani, sorprende tutti con un undici giovane e inesperto (ben sette debuttanti), ma capace di giocare con coraggio e disciplina. La scelta di abbassare Tramoni e alzare Moreo al fianco di Meister ha dato equilibrio a un 3-5-2 ordinato e aggressivo, che ha tolto spazi alle combinazioni atalantine sulla trequarti. Ne è uscita una squadra compatta, in grado non solo di difendere con ordine, ma anche di ripartire con convinzione. L’autogol di Hien al 26’, propiziato dal cross di Angori e da una catena di errori della retroguardia orobica, è stata la naturale conseguenza di un primo tempo giocato meglio dai toscani.

DEA SPENTA - La differenza più evidente rispetto all’Atalanta gasperiniana è stata la lentezza nella circolazione della palla - analizza La Gazzetta dello Sport -. Juric, alla prima ufficiale, ha dovuto fare i conti con una squadra ancora in rodaggio e priva di Lookman, l’uomo in grado di aprire le difese più chiuse. Con Pasalic in cabina di regia al posto di Ederson, i nerazzurri hanno faticato a dare ritmo e fluidità, lasciando a Marin il compito di dettare i tempi in mezzo al campo. L’unico squillo del primo tempo è arrivato da Scamacca con un colpo di testa innocuo, mentre Carnesecchi ha dovuto compiere un autentico miracolo su Moreo per evitare il raddoppio ospite.

RISCOSSA NERAZZURRA - Nella ripresa il copione cambia. L’Atalanta alza i giri e la pressione si traduce subito in occasioni. Pasalic trova il corridoio giusto e Scamacca, con un diagonale preciso, segna il gol dell’1-1 che fa esplodere la New Balance Arena. Lo stesso centravanti sfiora il bis con un colpo di testa stampatosi sulla traversa, mentre Maldini spreca una grande chance calciando debolmente da posizione favorevole. In quel frangente l’Atalanta sembra poter ribaltare la partita, ma Semper e la determinazione del Pisa reggono l’urto.

CAMBI A CONFRONTO - Gilardino pesca dalla panchina Cuadrado e Nzola per dare esperienza, e nel finale inserisce forze fresche che permettono al Pisa di chiudere con coraggio. Juric, invece, indugia: De Ketelaere resta in campo fino all’84’ nonostante una prova opaca e i cambi arrivano solo quando l’inerzia della partita è già scemata. Ederson, Sulemana e Krstovic provano a dare nuova linfa, ma la Dea non trova più lo spunto giusto per abbattere il muro avversario.

LEZIONE DI UMILTÀ - Per il Pisa il ritorno in Serie A dopo 34 anni non poteva avere esordio più incoraggiante: un punto conquistato con ordine e sacrificio contro un avversario di valore. Per l’Atalanta resta la consapevolezza di avere qualità superiori ma anche molto lavoro da fare per trasformare il potenziale in continuità. Juric ha visto la sua squadra reagire, ma anche andare in confusione troppo presto: la strada per plasmare la “nuova Dea” è appena iniziata.