
L'analisi tattica - Atalanta, difesa da rivedere ma Scamacca illumina
Un esordio a due facce per la nuova Atalanta di Ivan Juric. La Dea, sorpresa dalla freschezza e dall’organizzazione del Pisa nel primo tempo, ha trovato la scossa nella ripresa grazie al ritorno al gol di Gianluca Scamacca. Ma il punto finale, dopo un match dai due volti, lascia il sapore dell’occasione mancata.
L’AVVIO DEL PISA - La squadra di Gilardino ha approcciato meglio la gara - analizza L'Eco di Bergamo -, sfruttando il movimento continuo dei trequartisti Moreo e Tramoni alle spalle di Meister. La loro mobilità ha mandato spesso in crisi la retroguardia nerazzurra, con Djimsiti e Scalvini in affanno sulle letture e Hien protagonista in negativo dell’autogol che ha sbloccato il punteggio. L’azione decisiva è nata sulla corsia di sinistra, dove Zalewski ha mostrato buone qualità offensive ma ha sofferto la fisicità e lo strappo di Touré, che ha innescato la catena di errori culminata nella sfortunata deviazione in rete del centrale svedese.
LE MOSSE DI JURIC - L’Atalanta si è presentata con il 3-4-2-1: Carnesecchi tra i pali, difesa a tre con Scalvini, Hien e Djimsiti; corsie affidate a Bellanova e Zalewski, mentre in mediana spazio al tandem De Roon-Pasalic, con Ederson non ancora al top. Davanti fiducia a Scamacca supportato da Maldini e De Ketelaere. Krstovic ha iniziato dalla panchina. Nonostante una supremazia territoriale iniziale, la squadra ha faticato a costruire occasioni nitide, limitandosi a qualche affondo a destra sull’asse Bellanova-De Ketelaere.
LA SVOLTA DELLA RIPRESA - Dopo l’intervallo la musica cambia. Juric scuote i suoi e l’Atalanta si affida alla classe di Scamacca, che risponde presente: ricezione in area su assist filtrante di Pasalic, girata secca di destro e palla nell’angolo lontano. Un gol che ridà fiducia e che interrompe un digiuno personale lunghissimo. Poco dopo l’attaccante sfiora la doppietta, ma la traversa gli nega la gioia del sorpasso.
LE CONTROMOSSE DI GILARDINO - In difficoltà dopo l’1-1, il Pisa si è riorganizzato passando al 5-3-2 con gli ingressi di Cuadrado e Nzola, utili a dare solidità e respiro. I nerazzurri, invece, hanno inserito forze fresche come Kamaldeen per Maldini, mantenendo lo stesso assetto offensivo. Nonostante la pressione finale, Semper ha retto con parate puntuali e la difesa toscana ha resistito, blindando un pareggio prezioso alla prima in Serie A dopo oltre tre decenni di attesa.
BILANCIO FINALE - Juric può consolarsi con i segnali positivi della ripresa, in particolare con il ritorno di Scamacca a leader offensivo, ma non può ignorare le incertezze difensive emerse nella prima frazione. Per Gilardino, invece, la soddisfazione di un debutto storico con sette esordienti in A e la consapevolezza di poter costruire la salvezza su organizzazione, sacrificio e spirito di gruppo.







