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Krstovic e l’effetto Dea: a Bergamo gli attaccanti si trasformano in bomber
Oggi alle 07:00Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Krstovic e l’effetto Dea: a Bergamo gli attaccanti si trasformano in bomber

Da Denis a Retegui, passando per Zapata e Lookman: chi arriva all’Atalanta segna di più. Ora tocca al montenegrino

C’è un filo rosso che unisce gli attaccanti passati da Zingonia negli ultimi anni: quasi tutti hanno migliorato le proprie medie realizzative. L’ultimo a sperare nello stesso destino è Nikola Krstovic, arrivato dal Lecce con 11 gol in campionato e la voglia di rilanciarsi in un contesto più ambizioso. Dopo due apparizioni da subentrato contro Pisa e Parma, con tanto di assist, il montenegrino sogna di partire dall’inizio contro la sua ex squadra subito dopo la sosta, approfittando dei problemi fisici che stanno rallentando Scamacca in Nazionale.

DA LECCE ALLA DEA – In Salento Krstovic era il terminale offensivo principale - analizza L'Eco di Bergamo -, libero di prendersi ogni responsabilità. A Bergamo lo scenario cambia: più occasioni da gol grazie a una squadra che crea tanto, ma anche meno centralità, con Scamacca prima scelta e un sistema che distribuisce le conclusioni. La sfida personale sarà trovare spazio e incisività, accettando di non essere più l’accentratore assoluto del gioco.

IL CASO RETEGUI – L’esempio più lampante dell’“effetto Atalanta” è Mateo Retegui: dai 7 gol con il Genoa ai 25 in Serie A con la Dea, diventando capocannoniere e firmando un +257% da record. Trasferitosi poi in Arabia, ha lasciato in eredità numeri difficilmente eguagliabili ma che confermano quanto Bergamo possa essere terreno fertile per gli attaccanti.

L’ESPLOSIONE DI CDK – Non solo centravanti: anche Charles De Ketelaere ha beneficiato del contesto nerazzurro. Da zero gol al Milan a dieci nel campionato successivo, senza contare le reti nelle coppe. Una rinascita tecnica e psicologica che ha trasformato il belga in un giocatore chiave, capace di ritagliarsi uno spazio importante.

SCAMACCA E LOOKMAN – La lista si allunga con Gianluca Scamacca, passato dalle 3 reti al West Ham alle 12 in Serie A con l’Atalanta, e con Ademola Lookman, che dal Leicester portò in dote 6 gol per salire immediatamente a 13 in Italia, fino ai 15 dell’ultima stagione. Due percorsi diversi, stesso denominatore: Bergamo come catalizzatore di crescita.

I GRANDI DEL PASSATO – Tornando indietro nel tempo, lo schema non cambia: Luis Muriel, Duván Zapata e Josip Ilicic hanno trovato in nerazzurro la consacrazione. Muriel passò da 7 a 18 gol, Zapata da 11 a 23, Ilicic da 5 a 11. Ancora più indietro, German Denis quadruplicò il bottino realizzativo del suo ultimo anno a Udine, chiudendo a 16 nel suo debutto bergamasco.

UNA LEGGE NON SCRITTA – Non tutti hanno beneficiato di questa magia (Petagna, Cornelius e Touré non hanno mai inciso davvero), ma la tendenza è chiara: chi possiede istinto e qualità trova a Bergamo il contesto ideale per esprimersi al meglio. Krstovic ha il compito di confermare questa regola non scritta, trasformando l’aria sotto le Mura in nuovi gol e record personali.

© foto di TuttoAtalanta.com