
Atalanta, 118 anni di storia e passione: il popolo nerazzurro celebra la Dea con la statua dell’Europa League
Centodiciotto anni di storia, sudore, fede e orgoglio. Per l’Atalanta e per i suoi tifosi, il 17 ottobre non è mai una data qualunque. Ma quest’anno, la ricorrenza assume un valore ancora più intenso: la città di Bergamo e il popolo nerazzurro celebreranno il compleanno della Dea con un evento unico, interamente dedicato al trionfo europeo del 22 maggio 2024, quando l’Atalanta alzò al cielo di Dublino la sua prima Europa League.
IL DONO DEL POPOLO NERAZZURRO – A partire dalle 18 - riassume e descrive L'Eco di Bergamo -, tra piazzale Goisis e la Curva Sud Morosini, verrà svelata una statua in marmo alta due metri e dal peso di circa cinque tonnellate, una perfetta riproduzione della coppa europea. Un’opera simbolica, donata dai tifosi alla società come tributo alla storia recente e al percorso che ha reso Bergamo una delle capitali del calcio italiano.
Accanto alla statua, sarà possibile vivere una serata di festa popolare, con stand gastronomici, carne alla griglia e birre, in una cornice che unirà ancora una volta passato e presente.
LA COPPA ORIGINALE A BERGAMO – Non mancherà un’emozione in più: secondo le anticipazioni, all’interno dello stadio sarà esposta la coppa originale vinta a Dublino, custodita solitamente a Zingonia. Sarà protetta da una teca, ma la possibilità di ammirarla da vicino rappresenterà un momento imperdibile per i tifosi. A rendere ancora più suggestiva la serata, una mostra di maglie storiche ripercorrerà l’evoluzione dell’Atalanta, dalle origini fino all’epopea europea.
GLI OSPITI ILLUSTRI – L’evento sarà impreziosito dalla presenza di figure leggendarie del mondo nerazzurro. Sono attesi Glenn Strömberg e Roberto Donadoni, simboli di epoche diverse ma accomunati dall’amore per la maglia della Dea. A loro si aggiungerà una delegazione della dirigenza e della squadra attuale, testimoni diretti del successo continentale che ha segnato la storia del club.
TRA PASSATO E FUTURO – Non servivano statue o cerimonie per ribadire ciò che Bergamo sa da sempre: l’Atalanta è un sentimento collettivo, un legame che va oltre il campo. Ma rivivere insieme, in un abbraccio popolare, la serata più magica della storia nerazzurra, è il modo migliore per guardare avanti.
Centodiciotto anni dopo la fondazione, la Dea continua a camminare con la sua gente. E la statua dell’Europa League, scolpita nella pietra e nella memoria, resterà lì a ricordarlo per sempre.






