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Atalanta, a centrocampo si riparte dal duo Ederson-Pasalic (e anche dai jolly)TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 08:45Serie A
di Filippo Davide Di Santo

Atalanta, a centrocampo si riparte dal duo Ederson-Pasalic (e anche dai jolly)

Se c’è una cosa che mister Juric sta insegnando all’Atalanta è sicuramente quella di rendere tutti partecipi, senza lasciare nessuno ai margini. Certo, una scelta in parte condizionata dai molteplici infortuni, ma se oggi la Dea è compatta il merito è anche di questa unione che Ivan ha portato a Bergamo. Uno dei reparti che dovrà trarre maggior beneficio da questo contesto è sicuramente il centrocampo: un parco giocatori da valorizzare. Ogni pezzo dovrà essere fondamentale, esattamente come ogni singolo ingrediente per cucinare una gustosa polenta “Taragna”. La mediana atalantina rappresenta l’asse portante della struttura nerazzurra sia per quantità che per qualità. Tuttavia l’anno scorso è stato riscontrato un grosso limite nonostante le grandi prestazioni. Il duo Ederson–De Roon continuava a dare garanzie, ma la Dea era arrivata a dipendere troppo da loro: tanto che, quando uno dei due mancava (o era fuori forma), la squadra faticava a carburare. Dopo il mercato estivo la mediana è rimasta invariata con tutta una serie di valutazioni da fare: dall’età di Marten De Roon al recupero fisico di Ederson (che l’Atalanta ha ritenuto incedibile), dal nuovo ruolo di Pasalic fino al duo Musah–Brescianini, dove quest’ultimi dovevano essere impiegati di più per allungare una coperta che sembrava molto corta. Queste prime gare hanno già emesso i primi bilanci sul reparto. In primis, una certezza chiamata Mario Pasalic (ormai “tuttocampista”): oggi trascinatore oltre ogni aspettativa. Poi l’inizio dolce-amaro di De Roon: grinta e dedizione (coronate dalle 400 presenze nerazzurre) che convivono con prestazioni altalenanti. Ederson ha bisogno di tempo per tornare in forma dopo l’infortunio e alzare il livello dell’Atalanta, ed è qui che entrano in gioco coloro che, se impiegati con continuità, possono offrire un contributo prezioso. Brescianini si è già dimostrato un potenziale erede di Pasalic considerando anche la stagione passata: ottimi inserimenti, visione di gioco, goal e buona capacità di costruzione. Musah, al netto di qualche sbavatura tecnica, è invece una pedina preziosa nei recuperi, in grado di portare solidità, dinamismo e filtraggio: qualità necessarie per l’Atalanta. Ora spetta a Juric il compito di saperli assemblare nel modo migliore. L’Atalanta deve sì avere dei titolari, ma anche dei jolly in grado di compensare (e migliorare) il ruolo di certe figure: come ha sempre fatto per rimanere ad alti livelli.