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tmw / atalanta / Primo Piano
Atalanta, le pagelle: CdK illumina, Zappacosta sul palo: manca il graffio. Flop MaldiniTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 21:14Primo Piano
di Lorenzo Casalino
per Tuttoatalanta.com

Atalanta, le pagelle: CdK illumina, Zappacosta sul palo: manca il graffio. Flop Maldini

Dea solida e generosa ma senza cinismo: Provedel salva la Lazio, i nerazzurri restano imbattuti e rimandano l’appuntamento col gol.

CARNESECCHI, voto 6
Gestione dell’ordinario senza scosse, con un paio di interventi che fissano i binari del match: respinta attenta sulla punizione di Basic nella prima parte e letture pulite sulle uscite alte. Qualche rischio nel palleggio sotto pressione, subito però ricomposto con personalità. Affidabile.

DJIMSITI, voto 6
Tiene la posizione, accorcia quando serve e non si avventura oltre il necessario. Poche concessioni agli avversari, altrettanto poche iniziative in proiezione: lavoro di preservazione della linea, utile ma privo di acuti. Essenziale.

HIEN, voto 6.5
La scivolata su Diao dopo dieci minuti è il manifesto della sua partita: tempestivo, aggressivo, sempre nel duello. Il giallo su Isaksen nasce da un intervento al limite, ma non ne incrina la lucidità. Punto fermo della retroguardia di Juric. Rassicurante.

AHANOR, voto 6
Diciassette anni e un piglio adulto: sceglie tempi e coraggio, si affaccia anche in area e sfiora la zampata nel secondo tempo, arrivando un attimo tardi all’appuntamento col gol. Qualche naturale sbavatura di esperienza, compensata da personalità e letture in crescita. Promettente.
Dal 67’ SCALVINI, voto 6
Si cala subito nella partita: porta ordine nella prima costruzione e copre in avanti senza scomporsi. Contributo sobrio, utile al forcing finale. Lineare.

ZAPPACOSTA, voto 7
Catena destra in costante proiezione: attacca il secondo palo, si prende il tiro quando la finestra si apre e colpisce il legno nell’occasione più nitida della gara. Costringe Provedel a interventi complicati e tiene alta la minaccia sugli esterni. Trascinante.

EDERSON, voto 6
Fisicità e recupero palla restano asset non negoziabili; in costruzione alterna verticalizzazioni corrette a passaggi che sporcano il ritmo dell’azione. Presenza forte nei duelli, meno brillante nell’ultimo passaggio. Vicino alla forma migliore.

PASALIC, voto 6
Galleggia tra le linee senza trovare la giocata che spacca; qualche riempimento d’area, pochi strappi e un’ammonizione che chiude la sua partita in anticipo. Meno nel vivo del solito, finisce per farsi assorbire dalla densità laziale. Appannato.
Dal 67’ DE ROON, voto 6
Subentra per irrobustire il centro e dare pulizia al primo scarico. Ordinato nella disposizione della squadra, senza imprimere un cambio di passo significativo. Pragmatico.

BERNASCONI, voto 7
Parte guardingo, cresce di coraggio alla distanza: tenta iniziative anche in uno contro uno, alternando intraprendenza e qualche scelta rivedibile. A 21 anni porta minuti buoni e gamba utile alla manovra. Volenteroso.

SULEMANA, voto 6
Impatto frizzante: punte e accelerazioni che aprono varchi nel primo tempo. Alla lunga però si affievolisce, fatica a dare continuità alla spinta e manca la giocata pesante negli ultimi metri. Intermittente.
Dal 67’ KRSTOVIC, voto 5.5
Richiamato per dare peso all’area e fissare i centrali, riceve pochi palloni puliti e non riesce a ritagliarsi l’occasione giusta. Presenza, ma senza impronta. Evanescente.

DE KETELAERE, voto 6.5
È la mente che illumina: due palloni-gol sui piedi di Lookman che meritavano miglior sorte, più una costante qualità nella rifinitura tra le linee. Dialoghi corti, tempi giusti, visione alta. Gli manca solo la fotografia del tabellino. In condizione.

LOOKMAN, voto 7
Movimenti, minacce costanti in attacco alla profondità e conduzioni che spaventano, solo un grandioso Provedel gli nega la gioia della rete. Quando tocca la sfera ha sempre nell'arco il colpo pericoloso. Lavoro senza palla importante. Fondamentale.
Dall’82’ MALDINI, voto 5,5
Pochi minuti per incidere e per dare una forte mano alla squadra, sembra svogliato ed è decisamente impreciso. Tocca quei palloni e li sbaglia quasi tutti, ci vuole più determinazione e voglia per riconquistare fiducia e, di fronte ad una concorrenza di livello, il posto. Mezzo voto in più solo per la fiducia, anche se ha dalla sua anche il dover di ripagare l'appeal anche dei tifosi atalantini. Svogliato.

ALL. IVAN JURIC, voto 6,5
Il copione è coerente: aggressione dei corridoi esterni, densità centrale e produzione di opportunità migliori degli avversari. La squadra sta dentro la partita con intensità e conferma il percorso da imbattuta, ma il deficit realizzativo comincia a pesare. Cambi razionali, esecuzione solida: manca la zampata. Tradito dall'atteggiamento di Maldini, per un Lookman che sembrava avere il colpo in canna. Vigile.

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