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tmw / atalanta / Primo Piano
Carnesecchi: "Con Juric sto imparando a rischiare di più, questa Atalanta ha tutto per arrivare lontano"
Oggi alle 21:30Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com
fonte Lorenzo Casalino

Carnesecchi: "Con Juric sto imparando a rischiare di più, questa Atalanta ha tutto per arrivare lontano"

Il portiere nerazzurro si racconta ai microfoni di Sky Sport: dal lavoro con Juric alla maturazione personale, passando per le ambizioni dell’Atalanta e la forza di un gruppo che non ha paura di aspettare il proprio momento.

Cresciuto a Zingonia, oggi pilastro della nuova Atalanta di Ivan Juric, Marco Carnesecchi ha già superato diverse prove di maturità. Portiere moderno, tecnico e carismatico, è diventato uno dei simboli della continuità tra passato e presente nel progetto nerazzurro. Ai microfoni di Sky Sport, Carnesecchi ha raccontato il suo percorso di crescita, il rapporto con Juric e le sensazioni in vista della ripartenza del campionato. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Marco, dopo questi primi mesi con Juric, che bilancio si può fare?
«Abbiamo lavorato molto bene fin qui. C’è stata la possibilità di conoscerci a fondo, di capire le idee del mister e le sue richieste. Il gruppo ha risposto alla grande, con impegno e spirito di adattamento. Ora, dopo questa sosta, credo che entriamo davvero nel vivo del campionato: finisce il tempo delle prove e comincia quello in cui bisogna spingere fino alla fine».

Juric è noto per la sua attenzione ai dettagli e per la crescita dei singoli. In cosa ti sta aiutando di più?
«Il mister mi sta dando una mano enorme nel gioco con i piedi, che era l’aspetto su cui avevo più bisogno di lavorare. Mi sta trasmettendo sicurezza, ma anche la libertà di rischiare, di osare una giocata quando serve. E questo per un portiere è fondamentale. Sento che sto crescendo tanto, sia tecnicamente che mentalmente. Juric mi sta facendo fare un salto in avanti importante, e gliene sono grato».

Hai parlato del valore del cambiamento: come hai vissuto questa transizione da Gasperini a Juric?
«I cambiamenti nella vita fanno sempre un po’ paura, ma sono necessari. Quando arrivano, bisogna affrontarli di petto, con coraggio e determinazione. Non ha senso guardare indietro o preoccuparsi troppo del futuro: bisogna concentrarsi su ciò che si può fare adesso, nel presente. E credo che come squadra stiamo facendo proprio questo: pensare al qui e ora, giorno dopo giorno, per costruire qualcosa di importante».

Guardando al gruppo, dove può arrivare questa Atalanta?
«Penso che l’organico sia davvero forte. Siamo una squadra completa, con giocatori di qualità e carattere. Abbiamo avuto la sfortuna di diversi infortuni, ma ora molti stanno tornando in condizione e questo farà la differenza. La cosa più bella, però, è che non abbiamo fretta di dimostrare. Sappiamo che è una corsa di lunga durata, e come dico sempre, “i cavalli si vedono alla fine”».

La tua crescita personale è evidente, ma quanto conta per te lavorare in un ambiente come Zingonia, che conosci da sempre?
«Conta tantissimo. Per me Zingonia è casa. L’Atalanta è la società che mi ha cresciuto e che mi ha dato fiducia anche nei momenti più difficili. Ora sento la responsabilità di restituire qualcosa sul campo. Il clima qui è perfetto per lavorare: c’è professionalità, ma anche umanità. E questo ti spinge a dare sempre il massimo».

Con la serenità di chi conosce il proprio percorso e la lucidità di chi sa quanto conti la costanza, Marco Carnesecchi rappresenta al meglio l’anima dell’Atalanta di oggi: ambiziosa, equilibrata e pronta a crescere ancora. «Non abbiamo bisogno di dimostrare subito – conclude – ma di restare uniti e lavorare forte. I risultati arriveranno».

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