Braglia: "Genoa, era ora di cambiare. I fondi? Non ho nessuna fiducia"

Simone Braglia, ex portiere del Genoa che negli anni Novanta fece grandi cose in Europa, commenta a Tuttomercatoweb.com il passaggio di proprietà del club da Preziosi al fondo americano 777 Partners. "E' stata un'epoca con alti e bassi. All'inizio l'entusiasmo ha portato a dare tantissimo però purtroppo poi è sfociato alla fIne verso la mediocrità, per stanchezza o altri motivi. Ormai era giusto cambiare. Anche se un dubbio mi rimane. Non capisco come mai Preziosi dica di essere stanco e poi però pare che voglia restare nel cda".

Qual è stato il momento migliore di questi anni?
"Il quinto posto: c'era una squadra con tanta qualità e un grande allenatore come Gasperini che ora con l'Atalanta lotterà per vincere il campionato".

Il miglior acquisto?
"Milito e anche Thiago Motta, rivelatisi poi fondamentali per l'Inter".

Quello... più deficitario?
"Tanti, ma è brutto fare un nome. La gestione semmai non è stata condotta propriamente con equilibrio dal punto di vita finanziario, vista anche la non iscrizione all'Uefa. A mio parere avere in rosa tanti giocatori appesantisce il bilancio".

E dal fondo americano cosa si aspetta?
"Non ho nessuna fiducia nei fondi. Speculano, non hanno le stesse caratteristiche di un patron. Il fondo ragiona nel breve termine e nel calcio non si può così costruire niente".