Il personaggio - Musah, la nuova scommessa di Palladino: da oggetto misterioso a risorsa per l'emergenza
Raffaele Palladino è stato di parola. Dopo averne elogiato l'intelligenza tattica e l'atteggiamento positivo alla vigilia, il tecnico ha trasformato la suggestione in realtà lanciando Yunus Musah dal primo minuto nella sfida contro il Genoa. Si è trattato della prima vera chance da titolare in Serie A con la maglia nerazzurra per il centrocampista statunitense, arrivato in estate dal Milan con una formula economica importante (prestito oneroso e diritto di riscatto fissato a 26 milioni) ma finora rimasto ai margini dei radar. Dopo un avvio di stagione surreale – in campo alla seconda giornata ancora con la maglia del Milan, poi il trasferimento e tanta panchina a Bergamo – l'ex Valencia ha finalmente avuto modo di mettere minuti nelle gambe oltre agli scampoli concessi finora.
IL MOTORE DEGLI USA – La prestazione del "Ferraris" non è stata forse scintillante in termini assoluti, ma ha offerto indicazioni preziose allo staff tecnico. Musah, forte di un curriculum internazionale di rispetto, ha confermato la sua grande duttilità e una tenuta atletica invidiabile: dati alla mano, è stato il giocatore atalantino che ha macinato più chilometri (oltre 11,2) e il quarto per passaggi riusciti nella trequarti avversaria. Non ha lasciato un segno indelebile sulla partita, ma ha dimostrato di essere un ingranaggio affidabile in un motore che ha bisogno di alternative, capace di giostrare sia come mediano di rottura che come esterno all'occorrenza.
L'OPPORTUNITÀ TATTICA – Adesso per Musah si apre uno scenario intrigante. L'emergenza - spiega L'Eco di Bergamo - che ha colpito il reparto arretrato, tra l'infortunio occorso a Berat Djimsiti e la partenza di Odilon Kossounou per la Coppa d'Africa, potrebbe costringere Palladino a rispolverare la soluzione tattica che vede Marten de Roon arretrato sulla linea dei difensori. Questo effetto domino libererebbe una casella preziosa in mezzo al campo già per il big match contro l'Inter. Con Ederson che attraversa una fase di appannamento e Mario Pasalic al rientro dopo un lutto familiare, l'americano si candida prepotentemente per una maglia, pronto a sfidare la concorrenza di Marco Brescianini per dimostrare di valere l'investimento fatto.
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