Verona-Atalanta 3-1, le pagelle: Belghali va in scooter, Lookman disperso, Krstovic stecca
Risultato finale: Verona-Atalanta 3-1
VERONA (a cura di Daniele Najjar)
Montipò 7 - La parata che compie su Hien arriva a freddo, nella nebbia del Bentegodi, ed è decisiva per indirizzare il match sui binari giusti. Stessa cosa sulla deviazione fortuita di Niasse sul 2-0 ad inizio ripresa.
Unai Nunez 7 - Pressione? Sconosciuta. Guarda dritto negli occhi Lookman senza mai tremare. Guida sicura.
Nelsson 7,5 - Combatte, rattoppa, anticipa: il soldato Nelsson è tornato e non prende paura nemmeno quando è lasciato in uno contro uno in campo aperto. Altro che soldato: forse va promosso a sergente.
Bella-Kotchap 6,5 - Si adatta ad un ruolo non congeniale, sul centro-sinistra, la sua prova è rocciosa. Mezzo voto in meno perché nel finale prima sfiora il pasticcio tentando un tocco di mano in piena area, poi qualche minuto dopo concede un rigore ancora per un tocco con il braccio largo. La prestazione però rimane di livello assoluto.
Belghali 8 - Petkovic, ct dell'Algeria, prende appunti: il ragazzo scoperto da Sogliano non ha solo un bel motore, ma ha iniziato anche a segnare. Dopo la rete da opportunista contro il Genoa, impara che seguire i movimenti di Mosquera paga e fa il bis, con un gran sinistro. E quante sgasate, quanti inviti ai compagni: fra i tanti, quello tagliente che avvia il 3-1. (Dal 91' Kastanos s.v.).
Niasse 7 - Mette tanto cuore, tanta corsa e mille pezze qua e là. Zanetti non gli poteva chiedere di più in una partita del genere. (Dall'88' Harroui s.v.)
Al-Musrati 7 - Non sarà un fulmine di guerra in fase di ripiegamento, ma la percentuale di passaggi (spesso di prima) riusciti è altissima. Più veloce di testa, insomma. E questo sembra trasmettere sicurezza ai compagni.
Bernede 7 - Il dato dei chilometri percorsi non scende mai sotto gli 11-12 a partita e questo è il genere di partita nella quale si rende più utile. Instancabile. E il gol è un premio meritatissimo.
Frese 6,5 - Si rialza dopo alcune prove sottotono: prezioso come un paio di giornate fa. (Dal 91' Valentini s.v.).
Giovane 7,5 - Il compleanno passato a riflettere sull'erroraccio contro il Parma non lo meritava, stasera si rifà con gli interessi. Giocate di fino, ma anche estremamente concrete. Scarica un bolide, la fortuna lo assiste per il terzo gol stagionale. Non sbaglia un pallone, come sul cioccolatino che serve a Bernede. (Dall'88' Oyegoke s.v.).
Mosquera 7 - Al di là dell'assist di tacco, porta al Verona il respiro che Orban non riesce solitamente a dare nella difesa del pallone. Come un nuovo acquisto. (Dall'81' Sarr s.v.).
Allenatore Paolo Zanetti 7,5 - Altro che esonero, altro che squadra molle: nella partita in cui era dato per spacciato, presenta un Verona che in un colpo solo concretizza tutto ciò che si era detto e intuito in questi primi mesi. Coraggio, corsa, idee chiare, identità e concretezza. E pensare che si era presentato alla partita con zero vittorie e un centrocampo a pezzi.
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ATALANTA (a cura di Marco Pieracci)
Carnesecchi 6 - Una piccola esitazione sanata da Hien, ma nel giro di una decina di minuti deve raccogliere due volte la sfera in fondo al sacco: per la verità, senza grosse responsabilità. Bernede infierisce.
Kossounou 5,5 - Impacciato se chiamato a gestire il possesso sulla pressione avversara: diverse sbavature negli appoggi, reattività ridotta quando si tratta di andare a chiudere. Dal 46’ Kolasinac 5,5 - Zero fronzoli, deciso negli interventi difensivi. Ma il reparto continua a ballare.
Hien 5 - Vicino due volte al vantaggio su palla inattiva, è il più pericoloso nel primo quarto di gara. Mette una pezza sull’incertezza di Carnesecchi, ma Mosquera lo disorienta col tacco.
Djimsiti 5 - Mette in fuorigioco Giovane con il timing giusto sulla rete annullata, ma poi soccombe: si fa schienare con facilità irrisoria in occasione della rete che sblocca la gara.
Bellanova 5,5 - Il Verona intasa ogni spazio, così non c’è modo di sgasare. Resta imbottigliato nel traffico come nell’ora di punta, sforna solo un paio di buoni cross.
De Roon 5,5 - Da capitano prova a scuotere i compagni, ma anche la sua serata è di notevole sofferenza: in difficoltà nel tenere il passo di avversari che viaggiano a un ritmo superiore.
Ederson 5 - Solito contributo in termini di corsa, a mancare quasi del tutto però è la qualità nella costruzione: idee confuse e pure una certa lentezza di fondo nel metterle in pratica. Dal 61’ Pasalic 6 - Velocizza la manovra.
Zappacosta 5,5 - Inizio discreto: recapita traversoni taglienti in mezzo, alterna discese interessanti con ripiegamenti preziosi. A lungo il meno peggio, ma patisce la verve di Belghali. Dal 61’ Zalewski 5,5 - Non cambia passo.
De Ketelaere 5,5 - Serata di scarsa ispirazione fra le linee, alla ricerca del colpo risolutivo che proprio non ne vuole sapere di arrivare: va poco cattivo sulle prodigiose respinte di Montipò. Dal 71' Samardzic 6 - Porta vivacità.
Lookman 5 - Presenza avvolta in una fitta coltre di nebbia per gran parte della partita, il primo timido segnale di vita lo dà liberando De Ketelaere al tiro ma è come un lampo nel buio.
Krstovic 4,5 - Torna titolare dopo un mese, non regge il peso dell’attacco. L’assist lo fa a Giovane: la sua respinta mette il brasiliano nelle condizioni di calciare da fuori per il raddoppio. Dal 46’ Scamacca 6,5 - Cuce bene il gioco, fa tremare la traversa: si procura il rigore della speranza e lo trasforma senza fare una piega.
Raffaele Palladino 5 - Il Verona va dritto al sodo in verticale e l’aggressività esasperata gli crea grossi problemi, la scelta di rinunciare inizialmente a Scamacca non paga: le tre vittorie consecutive avevano illuso, per una sera l’Atalanta sembra quella ereditata dalla precedente gestione.
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