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L'Hellas continua a volare: 3-0 al Lecce, sorpasso al Toro in classifica
Continua la sorprendente marcia dell'Hellas Verona. La squadra di Ivan Juric si sbarazza del Lecce grazie soprattutto a un primo tempo molto autoritario: finisce 3-0, reti di Dawidowicz, Pessina e Pazzini dal dischetto. Brutta battuta d'arresto per i salentini, che non riescono a dare seguito alla bella prestazione e al pareggio conquistato contro l'Inter: i ragazzi di Liverani chiudono anche in 10 per l'espulsione di Dell'Orco.
A senso unico - Il 3-5-2 scelto da Liverani sembra complicare i piani dell'Hellas. Il Lecce comincia in modo propositivo, cercando di sfruttare le corsie laterali e la mobilità di Lapadula. Gli scaligeri, però, ribattono colpo su colpo e alla prima occasione spezzano l'equilibrio: corner di Veloso dalla sinistra, Lucioni e Babacar si dimenticano Dawidowicz, che di testa spedisce nell'angolo opposto. La rete indirizza il match a senso unico; il Verona prende decisamente in mano le redini del gioco e domina, costruendo palle gol in serie. Prima Gabriel sventa su Amrabat, poi Kumbulla spedisce alto da due passi sugli sviluppi di palla inattiva. È il preludio al raddoppio, che arriva poco dopo la mezzora: Lazovic sguscia via a Rispoli e crossa sul secondo palo, dove è puntuale l'inserimento di Pessina, che in tuffo batte Vigorito (entrato al posto di Gabriel). Il Lecce prova a reagire timidamente nel finale, ma il neo entrato Majer colpisce la traversa con un siluro dal limite.
Controllo e tris - I padroni di casa gestiscono il doppio vantaggio nella ripresa, senza correre particolari rischi. Vigorito nega la doppietta a Pessina, poi è Di Carmine a sfiorare il tris. I giallorossi non riescono ad alzare i ritmi e a scardinare la difesa avversaria; la situazione si complica al 68', quando Dell'Orco si fa espellere per doppia ammonizione. Il Verona, a quel punto, sente di avere la vittoria in tasca e affonda ancora a cinque minuti dalla fine, quando Pazzini trasforma un rigore concesso per atterramento di Vigorito ai danni di Amrabat. Al Bentegodi si fa festa.
A senso unico - Il 3-5-2 scelto da Liverani sembra complicare i piani dell'Hellas. Il Lecce comincia in modo propositivo, cercando di sfruttare le corsie laterali e la mobilità di Lapadula. Gli scaligeri, però, ribattono colpo su colpo e alla prima occasione spezzano l'equilibrio: corner di Veloso dalla sinistra, Lucioni e Babacar si dimenticano Dawidowicz, che di testa spedisce nell'angolo opposto. La rete indirizza il match a senso unico; il Verona prende decisamente in mano le redini del gioco e domina, costruendo palle gol in serie. Prima Gabriel sventa su Amrabat, poi Kumbulla spedisce alto da due passi sugli sviluppi di palla inattiva. È il preludio al raddoppio, che arriva poco dopo la mezzora: Lazovic sguscia via a Rispoli e crossa sul secondo palo, dove è puntuale l'inserimento di Pessina, che in tuffo batte Vigorito (entrato al posto di Gabriel). Il Lecce prova a reagire timidamente nel finale, ma il neo entrato Majer colpisce la traversa con un siluro dal limite.
Controllo e tris - I padroni di casa gestiscono il doppio vantaggio nella ripresa, senza correre particolari rischi. Vigorito nega la doppietta a Pessina, poi è Di Carmine a sfiorare il tris. I giallorossi non riescono ad alzare i ritmi e a scardinare la difesa avversaria; la situazione si complica al 68', quando Dell'Orco si fa espellere per doppia ammonizione. Il Verona, a quel punto, sente di avere la vittoria in tasca e affonda ancora a cinque minuti dalla fine, quando Pazzini trasforma un rigore concesso per atterramento di Vigorito ai danni di Amrabat. Al Bentegodi si fa festa.
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