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TMW RADIO - Biava: "Atalanta, è arrivato il momento di vincere qualcosa. Lazio discontinua"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 29 dicembre 2021, 16:58Altre Notizie
di TMWRadio Redazione

TMW RADIO - Biava: "Atalanta, è arrivato il momento di vincere qualcosa. Lazio discontinua"

Ospite: Giuseppe Biava Maracqanà con Eleonora Marini e Cristiano Cesarini
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A Maracanà, nel pomeriggio di TMW Radio, è intervenuto l'ex calciatore Giuseppe Biava. Ecco cosa ha detto:

Un giudizio sul campionato di Atalanta e Lazio:
"L'Atalanta è partita forte rispetto agli altri anni, quando si faticava di più. Ha fatto il record di punti e si sta riconfermando una squadra tosta che può dire la sua per i primi quattro posti. La Lazio ha più discontinuità di risultati, alterna buone partite a degli scivoloni, sta facendo fatica a rimanere attaccata alle prime quattro".

Com'è Gasperini come persona?
"E' molto esigente, uno dei migliori tecnici che ho avuto ma pretende tanto dai giocatori. E con qualcuno può andare anche allo scontro, ma succede con tutti gli allenatori".

Potrebbe avere difficoltà in una piazza più esigente?
"Ha avuto l'esperienza all'Inter non fortunata, anche perchè veniva dal Triplete e la squadra era anche scarica mentalmente. I giocatori lo devono seguire, c'è da correre tanto e da far fatica. Lui pretende molto e se il giocatore affermato non ritiene di dover partecipare a certe fasi, allora si va allo scontro".

L'Atalanta è pronta per vincere qualcosa?
"Sì, perché lo ha dimostrato anche negli ultimi anni. In due anni è arrivata in finale di Coppa Italia, è una squadra che merita di alzare un trofeo e che merita ancora la Champions. Ora serve portare a casa anche qualche trofeo anche per non rimanere a mani vuote dopo questi ottimi anni".

Alla Lazio serve tempo per Sarri?
"Ha bisogno di costruire il suo gioco, poi la Lazio viene da 5 anni con Inzaghi e non è semplice cambiare in poco tempo. Bisogna lasciar lavorare Sarri, perché è un allenatore di primo livello".

Lazio che in difesa è tornata a 4. Vede Acerbi più discontinuo? E Luiz Felipe invece?
"Al di là dei numeri, la differenza è che con Inzaghi si guardava tanto palla e uomo, con Sarri si guarda solo la palla. La linea a 4 è più difficile da mettere in testa a chi per anni ha fatto tutt'altro tipo di gioco. Felipe forse era più adatto a tre, Acerbi è più esperto e forse sta trovando delle difficoltà forse perché manca ancora l'intesa lì dietro. E' questione di tempo e di abitudine a giocare insieme".


Come valuta il lavoro di Inzaghi all'Inter?
"Ha sempre dimostrato di essere un allenatore preparato, non pensavo facesse subito bene. Conte chiede molto ai giocatori, poi gli hanno venduto Lukaku e Hakimi e pensavo avesse più difficoltà. E invece sta mostrando anche un bel gioco. Sono contento, perché lavora tanto e se lo merita".

Un ritorno di Keita alla Lazio come lo valuta?
"E' un giocatore con cui ho giocato insieme, aveva bisogno di maturare ed è cresciuto. Può dare il suo contributo".

Vedendo la classifica, ha più chance l'Atalanta di andare oltre il quarto posto o la Lazio di rientrare?
"Difficile, perché ci sono di mezzo anche le coppe. In questo momento l'Atalanta sta viaggiando bene e se continua a macinare punti può stare tranquilla. La Lazio ha bisogno di crescere nel gioco e trovare continuità di risultati. Ma avrà da battere squadre come la Juventus".

Ci preferisce tra Bonucci e Chiellini?
"Chiellini è il classifico difensore all'italiana, che sa marcare meglio di tutti, di rado ha sbavature. Anche Bonucci ha fatto un ottimo Europeo, è più bravo nell'impostazione, ma si compensano bene".

Quali i possibili eredi?
"Vedo Gatti del Frosinone, Scalvini l'ho visto poco ma ne parlano bene a Bergamo".

Quali i top e i flop in Serie A secondo lei?
"Al top c'è Vlahovic, poi mi piace molto Maignan, che non mi aspettavo fosse così buono. Mi piace la difesa dell'Atalanta, poi anche Brozovic come centrocampista, che fa la differenza. E come allenatore Inzaghi. Chi mi ha deluso? Forse mi aspettavo qualcosa di più da qualche giocatore della Juventus. Mi ha deluso Mourinho per la fama che aveva".