Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / bari / In Primo Piano
Vivarini e la riconferma: tre volte oltre il primo anno, ecco com'è andata...
sabato 15 agosto 2020, 22:00In Primo Piano
di Rino Cimini
per Tuttobari.com

Vivarini e la riconferma: tre volte oltre il primo anno, ecco com'è andata...

Vincenzo Vivarini è più in bilico che mai e dalle indiscrezioni non sembra prospettarsi un futuro al Bari. Il tecnico è rimasto più di un anno sulla panchina di una squadra solo tre volte.

Dal 2009 al 2013 è andato a ritmo di due: prima due stagioni al Chieti, dove in 72 partite tra campionato (Serie D) e coppe ha ottenuto 32 vittorie, 23 pareggi e 17 sconfitte, poi due alla Racing Aprilia, con 40 vittorie, 25 pareggi e 24 sconfitte in 89 partite. In seguito è andato al Teramo, dove è rimasto per addirittura tre anni: in 117 partite ha ottenuto 50 vittorie, 36 pareggi e 31 sconfitte. In particolare, il rendimento nel secondo anno ha evidenziato un crollo a Chieti (percentuale di vittorie scesa da 55,26% a 32,35%), mentre alla Racing Aprilia i risultati sono stati molto simili tra primo e secondo anno. A Teramo, invece, al secondo anno ha migliorato di molto la media punti, per poi peggiorare nettamente al terzo e ultimo anno.

Da lì, tutte avventure brevi, al massimo di un anno. E anche al Bari questa statistica potrebbe confermarsi. Spesso hanno inciso i risultati, a volte anche le diverse vedute sulla squadra. Nell’esperienza al Bari a incidere sono entrambi, tra la mancata promozione in Serie B e la volontà, nel caso rimanesse, di rivoluzionare la squadra. Ironia della sorte quest’anno, nonostante la sconfitta in finale playoff contro la Reggiana, aveva comunque collezionato i migliori risultati della carriera, con un buona media punti. Ma tutto questo, evidentemente, non basta.