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Bari, le ragioni della sconfitta: cosa è mancato ai galletti a Francavilla
lunedì 25 ottobre 2021, 10:00In Primo Piano
di Giovanni Gaudenzi
per Tuttobari.com

Bari, le ragioni della sconfitta: cosa è mancato ai galletti a Francavilla

Bari, in terra brindisina è arrivata la prima vera battuta d'arresto del campionato biancorosso. I motivi della debacle sono molteplici.

Un crollo inatteso, per un Bari che, dopo la sconfitta rimediata dal Catanzaro contro il Monopoli, avrebbe potuto, vincendo con la Virtus Francavilla, prendere il largo in classifica in vista dello scontro diretto con i calabresi, in programma sabato prossimo, al S. Nicola, alle 14.

La sonante sconfitta per 3-0 sul campo dei brindisini, invece, lascia immutate le distanze in classifica, con la compagine di Calabro distanziata di 4 punti dai galletti, e riporta a soli 5 punti dalla testa della graduatoria 2 concorrenti insidiose come lo stesso Monopoli ed il Palermo.

Il cammino verso la promozione diretta, insomma, per gli uomini di Mignani è ancora lungo e pieno di ostacoli. Vediamo, di seguito, le ragioni della prima sconfitta in campionato dei biancorossi.

CONDIZIONE ATLETICA – La capolista è stata surclassata dagli avversari, specie nel primo tempo, sul piano della corsa e della voglia. Il primo gol avversario,  dopo soli 8 minuti, ha sicuramente messo in discesa la gara per i biancazzurri, ma da una formazione di caratura altissima, per la categoria, come il Bari, ci si aspetta una reazione certamente diversa da quella (non) vista sul campo.

ASSENZA DI ALTERNATIVE A CENTROCAMPO - Il fatto che, in mediana, Maita non riposi mai, nemmeno quando ci sono da sostenere 3 gare in una settimana, e che lo abbiano affiancato dall’inizio, in questo frangente, sempre Mallamo e D’Errico, fa venire qualche dubbio sull’affidabilità delle alternative, in quella zona del terreno di gioco. Aspettando il rientro in forma di Di Gennaro, ed il recupero di Scavone, i soli Lollo e Bianco non sembrano abbastanza, per una squadra chiamata a dominare l’avversario. Medesimo discorso si può fare, sulla trequarti, per Botta.

TURNOVER IN DIFESA – Tolto l’intoccabile Terranova, anche lui in difficoltà, ieri, Mignani ha dimostrato di ruotare spesso e volentieri gli elementi del pacchetto arretrato, alternando Di Cesare (il suo infortunio preoccupa), Celiento e Gigliotti nel centro del reparto, Belli e Pucino, a destra, e Ricci e Mazzotta, a sinistra. Pratica meritoria, nell’ottica del voler far giocare tutti, ma qualche certezza in più, a livello di gerarchie, servirebbe.

ATTACCO, CHI SEGNA? – L’assenza di Marras, fin qui preziosa alternativa, ha ridotto ancora di più le possibilità di scelta, in avanti. Antenucci non è più un punto fermo, e Cheddira conferma di non avere le caratteristiche del vero bomber. Simeri e Paponi, per la Lega Pro, sono un lusso, in panchina. Ma sembra mancare, almeno fin qui, il cannoniere da venti gol a campionato.

CAMBI TARDIVI – Mignani si è dimostrato, finora, un vero maestro nella lettura delle partite, inserendo spesso i propri ricambi nel momento giusto del match. A Francavilla, però, al netto del cambio forzato di Di Cesare dopo mezz’ora, ha forse atteso troppo per inserire forze fresche, aspettando il 70’ per immettere in campo Simeri e Paponi, e più tardi Citro. Qualcosina, da quel momento in poi, la squadra ha prodotto. Ma era troppo tardi.