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La B ribadisce: no alle squadre B e alle multiproprietà: "Incidono sulla regolarità del torneo"
La Serie B ha confermato la propria contrarietà alle cosiddette seconde squadre, che al momento sono tre con l'arrivo di quella del Milan ad affiancare Juventus e Atalanta in Serie C, che qualora dovessero essere promosse - come previsto dal regolamento - nella prossima stagione si potrebbero dunque trovare la porta sbarrata o quantomeno un clima molto teso ad accoglierle. Lo si legge nella nota con cui la Lega B nella giornata di oggi ha annunciato che l'evento legato alla presentazione del calendario della prossima stagione si terrà a La Spezia il 10 luglio. Questa nel dettaglio la parte relativa alle seconde squadre:
"Assemblea di Lega B in videoconferenza con tutte le società presenti. In apertura, il presidente Mauro Balata ha salutato le nuove associate che hanno fatto oggi il loro ingresso nella sede assembleare.
Balata ha quindi riferito gli esiti del Consiglio Federale dello scorso 14 giugno, sottolineando come in quella sede si sia confermata la contrarietà della Lega alle seconde squadre in Serie B e, allo stesso modo, la reintroduzione dell’istituto delle multiproprietà, meccanismi che incidono sulla regolarità e integrità della competizione, oltre a violare lo statuto federale nella parte in cui richiama il diritto di intesa con le Leghe interessate, che non ha trovato applicazione al momento della decisione. Balata ha infine ribadito come in tutte le scelte sul sistema calcio sia necessaria la garanzia dell’equa competizione".
"Assemblea di Lega B in videoconferenza con tutte le società presenti. In apertura, il presidente Mauro Balata ha salutato le nuove associate che hanno fatto oggi il loro ingresso nella sede assembleare.
Balata ha quindi riferito gli esiti del Consiglio Federale dello scorso 14 giugno, sottolineando come in quella sede si sia confermata la contrarietà della Lega alle seconde squadre in Serie B e, allo stesso modo, la reintroduzione dell’istituto delle multiproprietà, meccanismi che incidono sulla regolarità e integrità della competizione, oltre a violare lo statuto federale nella parte in cui richiama il diritto di intesa con le Leghe interessate, che non ha trovato applicazione al momento della decisione. Balata ha infine ribadito come in tutte le scelte sul sistema calcio sia necessaria la garanzia dell’equa competizione".
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