
Terremoto Aston Villa e inizio shock: Monchi addio, Emery 'quasi'. Ora c'è il Bologna
Un inizio di stagione shockante e un terremoto che scuote l'Aston Villa nelle ore che ne precedono il debutto europeo contro il Bologna. Non è certo il migliore dei modi per sfidare gli emiliani in Europa League oggi per i Villans, colpiti dalle dimissioni e dall'addio del direttore sportivo Monchi, dopo una sosta per le Nazionali dove c'è stato ben più che un pensiero di dimissioni per l'allenatore Unai Emery. In tutto questo, tre soli punti in classifica in stagione per una squadra tra le grandi rivelazioni dell'ultima annata.
L'addio di Monchi e le quasi dimissioni di Emery
Monchi dopo due anni ha già di fatto dato il suo addio ufficiale all'Aston Villa. Una scelta forte ma che dopo una lunga estate di polemiche è stata la conseguenza quasi naturale. Perché i problemi economici dei Villans dopo le ultime sessioni di mercato, che hanno portato il club ad avere il peggior margine nel Fair Play Finanziario della Premier League, hanno inficiato anche sulla sessione estiva. E sull'umore di Unai Emery che nonostante le parole urbi et orbi ha pensato concretamente alle dimissioni.
Il mercato il punto di rottura
Come detto, il mercato estivo è stato il punto di rottura. L'inizio shockante della stagione, soli 3 punti in classifica, è l'esatta conseguenza di un'estate di polemiche e delusioni per i tifosi e per la piazza. Monchi (lo attende il ritorno al Siviglia) pianificava il mercato basandosi anche sul possibile addio di Emiliano Martinez, far cassa per poi reinvestire. L'argentino e altri giocatori per sistemare i conti e poi costruire la squadra. Emery invece ha sempre messo i 'bastoni tra le ruote', chiedendo a gran voce di confermare i migliori e di investire. Di mezzo però i conti, e allora Sancho ed Elliott in prestito e Lindelof in difesa gli unici colpi dopo il maxi investimento per la punta Evann Guessand dal Nizza, con una rosa che però ha perso diversi pezzi importanti, su tutti Jacob Ramsey. Nessuno step migliorativo, nessun investimento di fatto, ma se da una parte Monchi voleva vendere (doveva) per reinvestire, dall'altra l'allenatore si è di fatto sempre frapposto davanti a questa eventualità. E il presente, con l'addio del ds (al suo posto è ufficiale Olabe), è stato la naturale conseguenza.
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