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Inter, il 'mal di rigore' parte più lontano di Riyadh. Undici metri sempre più amari per i nerazzurriTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 10:45Serie A
di Niccolò Righi

Inter, il 'mal di rigore' parte più lontano di Riyadh. Undici metri sempre più amari per i nerazzurri

La notte saudita di Riyadh ha aggiunto un nuovo, doloroso capitolo alla tormentata storia dell’Inter con i calci di rigore. Una vera e propria drammaturgia nerazzurra, scrive La Gazzetta dello Sport, perché la squadra di Chivu ha vissuto una delle peggiori serie dal dischetto della propria storia recente. Gli errori consecutivi di Bastoni, Barella e Bonny hanno segnato in modo indelebile la partita, richiamando alla memoria altri precedenti amari del passato interista. A rendere il quadro ancora più amaro c’è il rigore causato da Bisseck, l’ennesimo della sua giovane carriera, che ha contribuito a compromettere un trofeo e ad alimentare il senso di occasione persa. Nella sconfitta contro il Bologna, inoltre, non sono passate inosservate alcune scelte negli ultimi minuti: Pio Esposito pronto a entrare ma rimasto fuori, e Calhanoglu, specialista dal dischetto, rimasto in panchina. Decisioni che Chivu ha motivato con la volontà di evitare pressioni e rischi fisici, soprattutto considerando le recenti noie muscolari del turco. Anche Zielinski, uno dei rigoristi designati, ha dovuto alzare bandiera bianca per dei crampi poco prima della serie finale. La storia nerazzurra, del resto, è costellata di rigori pesanti sbagliati, da Beccalossi in Coppa dei Campioni nel 1982 a giganti come Matthäus e Brehme nel 1991. Un rigore mancato da Recoba con l’umile Helsingborg costò la panchina a Marcello Lippi nel 2000. I più recenti sono gli errori di Lautaro con l'Atletico Madrid e i due a distanza di un anno esatto contro Napoli e Milan di Calhanoglu. Una maledizione che sembra non voler abbandonare l’Inter, nemmeno sotto il cielo di Riyadh.