Supercoppa Italiana, Beccantini: "Valanga Azzurra"
Dal Dall’Ara a Riad, da Bologna-Napoli 2-0 del 9 novembre a Napoli-Bologna 2-0 del 22 dicembre sono passati poco più di un mese e molto più di una golosa rivincita. Gli ex «morti» di Conte – riveduti e corretti – hanno preso a pallate gli straripanti ex «vivi» di Italiano, al di là del giorno di riposo ballerino (uno solo? Parevano quattro o cinque).
E così la Supercoppa bacia, con pieno merito, i campioni, la cui destra ha governato con una maggioranza addirittura schiacciante. Neres, Politano, Di Lorenzo: triangoli e coriandoli. Più, come alternativa, la palla lunga a Højlund che, da De Winter a Heggem, di spalle e di tacco ha agevolato le transizioni, le incursioni. Alla sinistra di Spinazzola ed Elmas, giusto le briciole: per quanto non banali.
Il Bologna non è mai stato il Bologna. Lento, prevedibile, sterile, dal pressing persin dolce. Già Elmas si era mangiato un gol, e uno, Ravaglia, lo aveva tolto a Spinazzola, smarcato da Neres, imbeccato dal danesone. Il gol era maturo. Lo ha firmato Neres, con un sinistro liftato dal limite, tra zolle colpevolmente abbandonate. Un «golazo», avrebbe urlato Altafini.
Aperta da tre parate di Ravaglia su Højlund, Rrahmani e ancora Højlund, la ripresa non può che consegnarsi alle manette dei Migliori. Un solo tentativo di evasione: la zuccata di Ferguson sull’unico guizzo dell’Orso. Il destino, permaloso, sceglie il portiere, the best contro l’Inter e pure fin lì, quale strumento del raddoppio: un sciagurata costruzione dal basso coglie impreparato Lucumì e preparatissimo Neres. Cucchiaio e jamme jamme ja. Hombre del partido, il brasiliano. E chi, se no?
Italiano si era arreso da un pezzo. I cambi fanno il solletico alla trama. Il Napoli potrebbe dilagare. Morale: 2-0 al Milan, 2-0 al Bologna. Azzurro valanga.
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