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Bologna, Soriano: "Felice di essere il capitano. Prima di tutto però viene la squadra"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 20 luglio 2021, 21:15Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Bologna, Soriano: "Felice di essere il capitano. Prima di tutto però viene la squadra"

Il centrocampista del Bologna, Roberto Soriano, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Pinzolo. Queste le sue parole:

Probabilmente sarà il nuovo capitano, cosa ne pensa?
"Portare la fascia del Bologna è un orgoglio, per il momento il mister l'ha data a me, poi vedremo la decisione finale. Non avrò più responsabilità, cerco sempre di essere un capitano in campo. Ci sono anche altri giocatori in squadra che come carattere sono più portati a essere il capitano. Per me sarà un orgoglio. La scelta ci sta, sono contento che Mihajlovic mi abbia scelto. Non me l'aspettavo ma sono tra i più esperti quest'anno, un nuovo compito anche nei confronti dei giovani, dovremo suonare la carica".

Non potrà dire a un arbitro che è scarso.
"Non so se sarò un bravo capitano ma sono una persona seria e umile. Ogni tanto sono duro ma cerco sempre di aiutare i compagni. La fascia non è la cosa che farà cambiare il mio modo di essere, voglio essere un esempio. Per quel che riguarda gli arbitri devo migliorare, magari con i tifosi sugli spalti si sentiranno meno le parole dal campo".

Che giudizio dà dell'anno passato? Si aspetta un passo avanti?
"L'anno scorso il finale del campionato non è stato positivo ma sono d'accordo con il mister quando dice che c'è chi era più attrezzato di noi e ha fatto peggio. Sono il primo che vuole fare meglio, sia personalmente, anche se sono andato bene, che per la squadra. Dobbiamo prendere meno gol e sfruttare meglio le occasioni che ci capitano. Così faremo più punti sicuramente".

Spera nella convocazione per i Mondiali?
"Ogni giocatore ha questo sogno. Sono stato molto vicino quest'anno ma non è bastato. Sono veramente contento che l'Italia abbia vinto meritatamente. È stato bello vedere la Nazionale giocare così. Faccio i complimenti a tutti ma non posso negare di averci creduto nella convocazione. Non so cosa mi sia mancato, ogni allenatore però fa le sue scelte. Ha preferito gli altri e non discuto niente. Ripeto, sono molto contento per i giocatori e per il mister per la vittoria dell'Europeo".

Si capiva nei mesi scorsi che questo gruppo poteva farcela?
"Si respirava qualcosa di grande. Tutti si vogliono bene, sono tutti professionisti umili. La vittoria è stata meritatissima, non è stata solo frutto del gruppo. Abbiamo visto un grande gioco".

C'è qualche giovane al Bologna che ha il carattere da leader?
"I leader si vedono in campo, abbiamo giovani che quando giocano, tipo Soumaoro, che hanno carattere e carisma. Poi c'è anche ciò che accade fuori dal campo. Se uno è timido fa più fatica a fare tutte queste cose. Io amo parlare in campo".

Può essere l'anno di Nicola Sansone?
"Sì, lo spero. Ho un bellissimo rapporto con lui ed è un grande giocatore. L'anno scorso è stato penalizzato dagli infortuni ma quando è in forma può farci fare qualche punto in più".


A livello tattico cambierà il suo ruolo?
"Abbiamo provato anche altre alternative, qualcosina magari cambierà, visto che abbiamo preso tanti gol. Ci adatteremo e sono a disposizione del mister".

Spera di ripetere la passata stagione dal punto di vista dei gol?
"Ripetere la stagione è il mio obiettivo, segnare è bello e per me che non sono un bomber, anche se qualche gol l'ho fatto, ho visto che fare tanti assist e tante reti aiuta dal punto di vista della testa e della fiducia".

Che rapporto ha con Mihajlovic?
"Come tutti gli altri. Non ci parliamo più spesso solo perché ci conosciamo da tanto tempo. Ha stima di me per come sono e per come mi alleno, e io ho stima di lui per il modo in cui fa giocare la squadra, in modo offensivo. Queste cose ci hanno fatto avere un bel rapporto. Ci stimiamo e ci vogliamo bene".

Ha fatto stagioni importanti e gol pesanti. Quest'anno cosa vorrebbe?
"Più punti, più gol e più assist. Se devo scegliere dico più punti, se non segni ma vinci vivi bene la settimana. Questa deve essere la cosa principale per tutti i giocatori del Bologna. Il primo obiettivo è sempre la squadra".

Cosa è cambiato in lei a Bologna?
"Tante cose. Il mister mi ha dato importanza e fiducia, la città e la tifoseria mi hanno voluto bene fin da subito e da calciatore potevo solo ripagare sul campo. Cerco di dare sempre il massimo perché giochiamo per far contenti i nostri tifosi".

Chi sono stati i suoi capitani più importanti?
"Al Bayern c'era Diego Contento nelle giovanili. Al Villarreal Bruno Soriano, un altro grande capitano. Poi viene in mente Chiellini in Nazionale: aiuta i giovani sempre con il modo giusto e sprona sempre tutti con umiltà".

Vignato può essere il suo degno erede?
"Per me se merita può giocare anche al posto mio. Come ho detto prima viene prima il Bologna. L'anno scorso ha sfruttato le occasioni, ci può dare una grande mano e spero che quest'anno capisca, anche grazie a me, che in campo deve sentirsi libero perché è forte. È un po' timido anche se ha personalità. Entra anche lui nel compito dei più anziani di far tirare fuori il carattere a chi lo ha ma è un po' timido".

Con gli arbitri potrebbe parlare in tedesco quando deve protestare in modo acceso.
"Ma poi non c'è gusto se no capiscono (ride ndr)".