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TMW RADIO - Calori: "Sento Pirlo incolpato per la Juventus ma è l'ultimo responsabile"TUTTO mercato WEB
venerdì 14 maggio 2021, 18:40Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Calori: "Sento Pirlo incolpato per la Juventus ma è l'ultimo responsabile"

Alessandro Calori intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'ex difensore Alessandro Calori, oggi allenatore, ha parlato a TMW Radio nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini iniziando dai 21 anni esatti passati dal suo gol segnato in Perugia-Juventus che consegnò lo Scudetto alla Lazio: "Ormai è tanti anni fa, eppure la ricorrenza viene sempre ricordata: è come se fosse un santo. A distanza di tanti anni è ancora un gol che fa la storia".

Anche Collina che fa rimbalzare il pallone...
"Tra i protagonisti della partita c'è pure lui. Prima un sole incredibile, poi in dieci minuti è venuto giù un diluvio universale".

Il Cittadella intanto va avanti nei playoff.
"Il Brescia era arrivato bene, aveva ritrovato equilibrio e forma ottimale. Ma si è dovuta scontrare con una squadra abituata a giocare i playoff, un risultato inaspettato ma fino a un certo punto. Il Cittadella è società che sa lavorare bene da anni e si è costruita questa posizione".

Il Venezia ora giocherà col Lecce.
"Il lavoro di Poggi e Collauto è stato certosino, mirato, andando a scegliere giovani interessanti e di prospettiva. Sono una sorpresa di questa Serie B, non ci si aspettava questa rincorsa anche se ieri meritatamente hanno vinto col Chievo. Lecce e Monza sono partite come le più accreditate per vincere: tecnicamente sono più forti di Cittadella e Venezia, ma ora per me contano motivazioni e condizione psicologica e fisica".

Quanto saranno difficili i playoff per il Padova?
"Sembravano aver preso il largo dopo aver battuto proprio il Perugia, ma questi poi hanno trovato continuità raggiungendo una promozione meritata. Mandorlini comunque ha l'esperienza anche per gestire una situazione così. I playoff di C però sono difficilissimi e molto lunghi, alla fine ne salirà una sola".


Il Benevento ha finito le speranze?
"No, ancora no. Potrebbe vincere tra Crotone e Torino... Lo Spezia di Italiano però ha giocato davvero un campionato di identità, sfidando grandi e piccole sempre con coraggio".

Perché Fiorentina, Cagliari e Torino hanno vissuto una stagione del genere?
"Succede quasi ogni anno che una-due squadre caschino in questa situazione. Spesso si parte con euforia e obiettivi forse troppo grandi: quando ti ritrovi a lottare per la salvezza e non sei abituato perdi fiducia, così come le certezze che avevi all'inizio".

Eppure c'erano anche allenatori esperti a guidarle.
"Di Francesco ha fatto la Champions League prima dell'esperienza alla Samp, tornare indietro non è sempre facile. Rischi spesso di rovinarti le stagioni".

Che Juventus si aspetta nell'approccio contro l'Inter?
"Sento di dire che la colpa è di Pirlo, ma bisogna partire dalla base: hanno scelto un ragazzo che è stato un campione ma era al primo anno che allenava. Tutti dovevano averlo messo in preventivo... Sta finendo il ciclo di una squadra che ha vinto per 9 anni di fila, qualcuno dei più esperti non ha più la forza di trascinare i tanti giovani non ancora abituati a giocare nella Juventus. Pirlo è forse il meno responsabile, non può avere l'esperienza dell'allenatore navigato".