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Brescia, Inzaghi: "Testa al Perugia, ma non vedo l'ora che nasca mio figlio: spero mi aspetti!"
Riprende il campionato di Serie B dopo la sosta per la Nazionale, ma il cuore del tecnico del Brescia Filippo Inzaghi è diviso in due: da un lato la gara contro il Perugia, dall'altro una grande gioia familiare... pronta a nascere. Il tecnico, infatti, diventerà a breve padre.
Spazio però alla conferenza stampa, con le parole del mister riprese da bresciaingol.com: “Ho rivisto la gara con il Como e i dati ovvero 15 angoli, 70% di possesso, 16 tiri in porta, mi hanno fatto capire che la prestazione c’è stata. Abbiamo commesso degli errori, che dobbiamo evitare. Andiamo ad affrontare un avversario forte: il Perugia a Benevento meritava di vincere, ha vinto a Cremona e su un campo così non si vince a caso. Siamo consci della nostra forza, bisogna andare a giocarcela contro chiunque. Dopo Como, tutti avremmo voluto giocare il giorno dopo e non fare la sosta, ma dobbiamo pensare a un discorso globale, non solo all’ultima gara; abbiamo fatto bene per sette partite, facendo già più delle aspettative. Ho letto un’intervista di Braida, che non ci ha inserito tra le 7–8 favorite: se un dirigente così navigato la pensa in quel modo, vuol dire che abbiamo volato troppo alto. Il presidente in estate ha detto che dovevamo salvarci poi ha fatto determinati acquisti e l’obiettivo è diventato arrivare nelle prime otto. La gente è la prima a essere realista: non possiamo vincerle tutte. Ne perderemo altre, ma possiamo divertirci. Senza pressione però, quelle mettetele a me, lasciamo stare i ragazzi, che hanno bisogno di fiducia e del proprio pubblico. Mettiamoci in testa che se dovessimo ottenere qualcosa d’importante sarebbe un anno straordinario. L’obiettivo è entrare nelle prime otto”.
Andando poi alla rosa: "Ayè ha un sovraccarico al ginocchio operato, Léris un problema muscolare. Speriamo di riaverli se non per la prossima per quella dopo ancora. Dubbi di formazione? Molti. Vuol dire che tutti si allenano bene. Ho letto parole come “catastrofe” per la sconfitta con il Como: non va bene, diamo una mano a questa squadra”. E prosegue: "Bisogna lavorare sempre in generale cercando di eliminare i difetti. Lo fanno anche le grandi squadre: se lo fanno Inter e Juventus, a maggior ragione noi. Vogliamo migliorare. Io non voglio fare un gol più dell’avversario, io non voglio prendere gol. A Venezia e Benevento ho vinto con la miglior difesa, qui so che abbiamo altre caratteristiche, ma dobbiamo essere più compatti. Non ho voluto tarpare le ali a questa squadra: siamo primi negli angoli, nel possesso, nei tiri in porta, non sono un allenatore che reprime i suoi. Sono sempre più felice di allenare questi ragazzi per bene. Vogliamo ottenere il massimo, poi quello che sarà il massimo ce lo dirà il campo”.
Nota finale, sulla nascita del figlio: "Mi auguro che mi aspetti e che non nasca mentre sono a Perugia. Ora sto pensando alla partita, ma è chiaro che un genitore non vede l’ora che un figlio nasca”.
Spazio però alla conferenza stampa, con le parole del mister riprese da bresciaingol.com: “Ho rivisto la gara con il Como e i dati ovvero 15 angoli, 70% di possesso, 16 tiri in porta, mi hanno fatto capire che la prestazione c’è stata. Abbiamo commesso degli errori, che dobbiamo evitare. Andiamo ad affrontare un avversario forte: il Perugia a Benevento meritava di vincere, ha vinto a Cremona e su un campo così non si vince a caso. Siamo consci della nostra forza, bisogna andare a giocarcela contro chiunque. Dopo Como, tutti avremmo voluto giocare il giorno dopo e non fare la sosta, ma dobbiamo pensare a un discorso globale, non solo all’ultima gara; abbiamo fatto bene per sette partite, facendo già più delle aspettative. Ho letto un’intervista di Braida, che non ci ha inserito tra le 7–8 favorite: se un dirigente così navigato la pensa in quel modo, vuol dire che abbiamo volato troppo alto. Il presidente in estate ha detto che dovevamo salvarci poi ha fatto determinati acquisti e l’obiettivo è diventato arrivare nelle prime otto. La gente è la prima a essere realista: non possiamo vincerle tutte. Ne perderemo altre, ma possiamo divertirci. Senza pressione però, quelle mettetele a me, lasciamo stare i ragazzi, che hanno bisogno di fiducia e del proprio pubblico. Mettiamoci in testa che se dovessimo ottenere qualcosa d’importante sarebbe un anno straordinario. L’obiettivo è entrare nelle prime otto”.
Andando poi alla rosa: "Ayè ha un sovraccarico al ginocchio operato, Léris un problema muscolare. Speriamo di riaverli se non per la prossima per quella dopo ancora. Dubbi di formazione? Molti. Vuol dire che tutti si allenano bene. Ho letto parole come “catastrofe” per la sconfitta con il Como: non va bene, diamo una mano a questa squadra”. E prosegue: "Bisogna lavorare sempre in generale cercando di eliminare i difetti. Lo fanno anche le grandi squadre: se lo fanno Inter e Juventus, a maggior ragione noi. Vogliamo migliorare. Io non voglio fare un gol più dell’avversario, io non voglio prendere gol. A Venezia e Benevento ho vinto con la miglior difesa, qui so che abbiamo altre caratteristiche, ma dobbiamo essere più compatti. Non ho voluto tarpare le ali a questa squadra: siamo primi negli angoli, nel possesso, nei tiri in porta, non sono un allenatore che reprime i suoi. Sono sempre più felice di allenare questi ragazzi per bene. Vogliamo ottenere il massimo, poi quello che sarà il massimo ce lo dirà il campo”.
Nota finale, sulla nascita del figlio: "Mi auguro che mi aspetti e che non nasca mentre sono a Perugia. Ora sto pensando alla partita, ma è chiaro che un genitore non vede l’ora che un figlio nasca”.
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