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TMW RADIO - Bisoli: "Spero che la Salernitana si iscriva ma se ci sono le regole, si rispettano"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
giovedì 1 luglio 2021, 18:59Serie A
di Dimitri Conti

TMW RADIO - Bisoli: "Spero che la Salernitana si iscriva ma se ci sono le regole, si rispettano"

Pierpaolo Bisoli intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'allenatore Pierpaolo Bisoli ha così parlato ai microfoni di Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Cominciando da Belgio-Italia: "Partiamo alla pari, tutti, perché la condizione atletica è fondamentale. L'Italia, anche con assenti, ha saputo di saper sopperire col gruppo, il Belgio non lo so".

Chiellini lo butterebbe dentro?
"Per il tipo di partita che è, sì, se dà il suo assenso. Contro lo strapotere fisico di Lukaku serve".

Spinazzola lo sorprende?
"No, perché so che ha uno dei motori più importanti nel panorama europeo. Io gli cambiai ruolo, mettendolo da esterno alto o mezzala a terzino. Lui era un po' scettico... Poi Gasperini e la Roma hanno fatto il resto. Ha la capacità di saltare l'uomo nei primissimi metri, come i campioni".

Sa leggere anche l'azione.
"Sì, è migliorato molto in questo. A sinistra poi ha il segreto che chi lo marca non sa cosa farà, se crosserà o tirerà. Nella nazionale è quello che fai più fatica a sostituire".

Parolo lascia la Lazio.
"Avranno deciso insieme ma spero rimanga nell'ambito della Lazio perché se lo merita. Sono convinto che quando queste figure smettono, la squadra un po' ne risente. Al di là del campo, per quanto danno nello spogliatoio".

Nainggolan-Strootman è un salto di qualità per il Cagliari?
"Sì, forse sono tra i migliori in Italia: è un salto di qualità. Nainggolan poi oltre al campo è uno di carattere e personalità. Riformando quella coppia di Roma possono formare un centrocampo interessantissimo. Devo dire che anche l'anno scorso avevo indicato il Cagliari come possibile squadra importante".

Che succederà alla Salernitana?
"Spero si iscrivano perché chi ha fatto quest'impresa deve godersela. Poi però ci sono le regole, da rispettare anche perché gli altri l'hanno fatto. Cercheranno un modo".


Dovrebbe essere concesso più tempo a chi vende?
"Non sono molto ferrato su carte e passaggi, ma dico che il calcio deve essere regolato di nuovo, le situazioni devono essere rese più semplici e snelle. Però se esistono le regole si deve sapere che non vanno raggirate".

Come la vede la Fiorentina?
"La squadra ha raccolto poco lo scorso anno. Non mi sembrava così difficile da portare a sinistra quella squadra, però. Ora dovranno fare un po' più in fretta, si è perso tanto tempo. Dovranno riuscire ad avere una squadra già pronta all'80-90% ad inizio campionato, perché la Serie A non ti regala tempo. Firenze merita di partire con idee chiare, ora hanno un allenatore che allo Spezia ha fatto grandi cose, è un emergente e vorrà mostrare le sue idee".

Che ne pensa del Padova?
"Vincere non è mai facile, pur spendendo più degli altri. La dimostrazione è il Padova di quest'anno, che forse era più forte del Perugia e invece alla fine per un niente hanno perso la qualificazione diretta per un gol e i playoff per un rigore. Non so che sia successo ma conosco la difficoltà di vincere un campionato. Fateci caso, in B hanno vinto tre allenatori mai messi in discussione durante la stagione".

Inzaghi riparte dal gradino sotto, col Brescia.
"Pippo ha sempre dimostrato di non avere paura di ripartire anche dal basso. Col Benevento è retrocesso ma va in una piazza molto importante, in una squadra che lotterà per il vertice della Serie B".

Serve guardare di più alla Serie B e alla Serie C?
"L'ho sempre detto, ci sono allenatori e giocatori che gli occhi non arrivano a vedere. Abbiamo talenti anche noi italiani... Penso a Pessina che voleva smettere di giocare e ora è addirittura protagonista all'Europeo. Serve il caro vecchio osservatore di una volta, inutile guardare in tv".

Al Sassuolo chiederanno solo la filosofia a Dionisi.
"Serve per far partire un emergente con maggiore tranquillità. Dovrà creare giocatori importanti, non per forza per venderli, portare avanti l'italianità della società. Il loro percorso è progettazione e tranquillità".

Sorpreso dall'esplosione di Raspadori?
"L'ho visto giocare poco, ma di punto in bianco da che nessuno ne parlava, è sulla bocca di tutti. Giusto proteggerlo, come fa anche Mancini. Lo trattano coi guanti bianchi, lo stanno salvaguardando".