Muzzi: "Piccoli avrà un grandissimo futuro, può ambire alla Nazionale. Puntiamo a far esordire in prima squadra più giovani possibili"
Roberto Muzzi, ex attaccante del Cagliari e attuale Coordinatore tecnico della Primavera rossoblù, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net:
Non possiamo non ricordare la tua grande carriera di goleador: Roma, Cagliari, Udinese, Lazio, Torino, Padova, e ovviamente Pisa, dove hai iniziato. Oggi sei il coordinatore tecnico della Primavera del Cagliari. Iniziamo proprio dal tuo ruolo attuale. A livello di attaccanti, c'è qualcuno che ti sta sorprendendo in Serie A o in generale? Qual è la tua opinione in questo momento?
“Penso che ci siano tanti attaccanti molto bravi. Uno che mi piace molto è Scamacca, un giovane che ha tutto per fare bene. Anche noi al Cagliari abbiamo Piccoli, un attaccante che per me ha un grandissimo futuro, tardivo magari, ma sicuramente farà comodo all'Italia”.
Un suggerimento per il CT Spalletti, quindi. Abbiamo parlato di varie alternative in attacco, tra Raspadori, Kean, Retegui, e non mancano certo le soluzioni, anche in vista dell'infortunio di Scamacca.
“Sì, non mancano. Mi piacciono tutti gli attaccanti della Nazionale. Retegui, Raspadori, Kean, tutti molto bravi. Raspadori è uno che segna, lavora per la squadra. Anche altri giovani possono essere utili per il futuro”.
Parlando di centrocampo, hai conosciuto bene Frattesi durante la tua esperienza nelle giovanili della Roma. Sta emergendo come uno dei giocatori più importanti, anche approfittando dei problemi fisici di Barella. Quando gioca Frattesi, sembra sempre dare qualcosa in più.
“Sono molto contento per lui. L'ho avuto a Roma e l'ho portato io insieme a Bruno Conti. Ha sempre dimostrato il suo valore fin da giovane e continua a farlo. Ha caratteristiche rare, è un giocatore completo”.
Per quanto riguarda il tuo attuale lavoro come coordinatore tecnico della Primavera del Cagliari, è sicuramente una grande soddisfazione lavorare con i giovani e formare i calciatori del futuro.
“Sì, mi piace molto. Formare i giovani per mandarli in prima squadra è una grande soddisfazione. Credo che nel settore giovanile italiano ci siano tanti talenti, dobbiamo avere più coraggio e pazienza per inserirli. È normale che i giovani facciano fatica all'inizio, ma se all'estero li fanno giocare, dobbiamo farlo anche noi. Ai miei tempi c'era più coraggio e pazienza con i giovani, e questo ha portato a grandi campioni come Totti, Del Piero, e Vieri”.
Tu hai esordito giovanissimo, proprio con la Roma, vero?
“Sì, avevo 18 anni e il mio debutto è stato contro l'Inter. Di fronte a me c'era Brehme, un grande campione. Sono stato fortunato che mi abbiano dato fiducia”.
Tornando al campionato, siamo solo alla terza giornata, ma cosa ti aspetti dalla ripresa dopo la sosta delle nazionali? Milan e Roma sono in ritardo, mentre Inter e Juventus sembrano più in forma.
“È ancora presto, ma la Juventus mi piace molto. Anche Roma, Milan e Inter saranno lì fino alla fine per lo scudetto”.
Il Cagliari e la sua Primavera stanno facendo un buon lavoro. Vedi qualche giovane pronto per la prima squadra nel breve periodo?
“Sì, speriamo. Abbiamo la fortuna di poter far allenare i nostri giovani con la prima squadra e spero che entro la fine della stagione qualcuno riesca a fare il salto”.
Oggi, secondo alcuni, saresti titolare in questa Nazionale. Hai giocato solo una partita con l'Italia, vero?
“Sì, solo una convocazione. Probabilmente la Nazionale è l’unica cosa che è mancata nella mia carriera”.