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Cagliari-Praxis Capital Management: la trattativa invisibile, il garante, la strategia e il primo grande obiettivo
Oggi alle 00:45Il punto
di Sergio Demuru
per Tuttocagliari.net

Cagliari-Praxis Capital Management: la trattativa invisibile, il garante, la strategia e il primo grande obiettivo

Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Quando nel contesto di una società strutturata subentra un fondo che vuole acquisire quote societarie nasce inevitabilmente un sospetto. Non sempre il fine è quello di dar forma alle aspettative immediate, ma si temono ripercussioni sul lungo periodo. È un caso diverso però nella fattispecie del Praxis Capital Management, che ha acquisito il controllo del 40% del Cagliari Calcio. Per un motivo: il garante è proprio un sardo, di Carbonia, cittadino di quel Sulcis Iglesiente che spesso ha prodotto figure di un discreto calibro in ambito italiano ed anche fuori dai confini. Maurizio Fiori è un imprenditore che ha saputo costruirsi una propria identità, ha varcato l’Oceano ed è cresciuto senza piangersi addosso per esser nato in una Regione apparentemente priva di sbocchi.

Tra la fine degli anni ‘90 e primi del 2000 è cresciuto, si può dire a dismisura, bruciando le tappe di una scalata imprenditoriale paragonabile ad un crescendo rossiniano. Ma come tutti i sardi in giro per il mondo non ha mai dimenticato le proprie origini e quell’attaccamento a quella che era in gioventù la squadra del cuore. Ereditata dalla passione irrefrenabile del nonno.

E proprio questi presupposti devono aver convinto il presidente Giulini ad un’apertura al progetto. Lo stesso patron aveva rimandato al mittente, nel corso degli anni, altre proposte a parer suo non compatibili con quella che può essere la realtà isolana. Non ultima quella di alcuni mesi fa quando un altro fondo U.S.A. aveva tentato un approccio, contando su conoscenze locali, ma senza mai far breccia in quelle che erano le aspettative societarie.

Si era trattato dell’ Ekn Development Group presieduta da Ebbie Khan Nakhjavani, la quale in estate si diede la classica zappa sui piedi inviando l’invito, oltre alla società interessata, anche ad un paio di redazioni di giornali e mostrando dunque una preparazione precaria già a monte.

Questa volta invece si è andati avanti nella trattativa sotto traccia e l’accordo ha sorpreso un po’ tutti, considerato che non erano uscite avvisaglie di alcun genere. Si partirà subito con un obiettivo dichiarato: riuscire a dipanare la matassa per la costruzione del nuovo impianto. Che fa gola a tutti.