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Eriksson: "Svezia, peccato per Ibra ko. Mancini allenatore già quando giocava"
Svezia, Slovacchia, Spagna e Polonia. Non sarà certo semplice il cammino europeo del ct Janne Andersson e della Nazionale svedese, che nella giornata di oggi iniziano il loro cammino alle fasi a gironi nel big match con la Roja. Per presentare nel dettaglio i Blågult, TuttoMercatoWeb.com ha raggiunto in esclusiva una bandiera del calcio svedese quale Sven-Göran Eriksson, ex allenatore - tra le tante - di Roma, Fiorentina, Sampdoria e Lazio, nonché ex commissario tecnico di Costa d'Avorio e Filippine.
Mister Eriksson, purtroppo l'infortunio al ginocchio ha privato la Svezia dell'esperienza e delle qualità di Zlatan Ibrahimovic. Proprio poche settimane dopo il suo ritorno in Nazionale...
"È un vero peccato. Zlatan ha fatto una stagione fantastica col Milan ed è per distacco il calciatore svedese più forte in assoluto. Sarebbe stato bello vederlo all'Europeo a quasi 40 anni. È unico".
Dall'esperienza alla gioventù, quali sono i giovani più interessanti della Nazionale gialloblù secondo lei?
"Resto in Italia e dico Dejan Kulusevski, un calciatore duttile e dal grande potenziale. La Juventus si è assicurata una promessa veramente interessante in chiave futura. Tra i talenti della Svezia, mi piace poi molto anche Alexander Isak della Real Sociedad. È un classe '99 e quest'anno in Spagna ha fatto quasi 20 gol".
A guidare la Nazionale italiana c'è invece un suo ex calciatore: Roberto Mancini. Cosa pensa del nuovo progetto tecnico azzurro?
"Roberto è un grandissimo allenatore, per me l'Italia è tra le favorite per vincere l'Europeo. Ho sempre saputo che Mancini avrebbe continuato a lavorare nel calcio dopo la sua carriera in campo, fin da quando giocava aveva le qualità umane e tecniche per svolgere nel migliore dei modi il ruolo del tecnico".
Mister Eriksson, purtroppo l'infortunio al ginocchio ha privato la Svezia dell'esperienza e delle qualità di Zlatan Ibrahimovic. Proprio poche settimane dopo il suo ritorno in Nazionale...
"È un vero peccato. Zlatan ha fatto una stagione fantastica col Milan ed è per distacco il calciatore svedese più forte in assoluto. Sarebbe stato bello vederlo all'Europeo a quasi 40 anni. È unico".
Dall'esperienza alla gioventù, quali sono i giovani più interessanti della Nazionale gialloblù secondo lei?
"Resto in Italia e dico Dejan Kulusevski, un calciatore duttile e dal grande potenziale. La Juventus si è assicurata una promessa veramente interessante in chiave futura. Tra i talenti della Svezia, mi piace poi molto anche Alexander Isak della Real Sociedad. È un classe '99 e quest'anno in Spagna ha fatto quasi 20 gol".
A guidare la Nazionale italiana c'è invece un suo ex calciatore: Roberto Mancini. Cosa pensa del nuovo progetto tecnico azzurro?
"Roberto è un grandissimo allenatore, per me l'Italia è tra le favorite per vincere l'Europeo. Ho sempre saputo che Mancini avrebbe continuato a lavorare nel calcio dopo la sua carriera in campo, fin da quando giocava aveva le qualità umane e tecniche per svolgere nel migliore dei modi il ruolo del tecnico".
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