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Cagliari, Mazzarri: "Non dobbiamo guardare la classifica, serve cattiveria anche con le piccole"
Il tecnico del Cagliari Walter Mazzarri commenta ai microfoni di DAZN la quarta sconfitta consecutiva in campionato: “Le prestazioni ci sono, la classifica non dobbiamo guardarla. Quando fai prestazioni come queste dispiace non fare punti. Se continuiamo a giocare così con questa abnegazione i risultati arriveranno. Oggi meritavamo il pareggio, poi è normale che quando tenti il tutto per tutto puoi rischiare anche qualcosa. Non sono abituato a non prendere punti meritando. Bisogna lavorare sul fatto che quando giochi con squadre meno forti non c’è la stessa concentrazione”.
Perchè?
Probabilmente è qualcosa di inconscio, su questo devo lavorarci. Il calcio sta cambiando, le neopromosse vengono in Serie A e se la giocano a viso aperto, c’è grande equilibrio e se pensi di essere più bravo con le piccole perché magari hai dei nazionali lo paghi. Devo far capire alla squadra che la stessa cattiveria va mostrata in ogni occasione anche con le squadre più piccole”.
Rivedremo Nandez in appoggio a Joao Pedro?
“Oggi con una squadra come l’Atalanta che gioca uomo su uomo non dandogli punti di riferimento gli abbiamo creato delle difficoltà. La palla profonda è ciò che gli ha fatto più male, Keita ci avrebbe fatto comodo per questo tipo di partita".
Possibile vedere la stessa intensità per tutta la partita?
“Per fare il pressing alto che facciamo non dovremmo avere tanti giocatori infortunati, per novanta minuti penso che non riesca a farlo nessuno. Per fare un calcio così dispendioso dovremmo avere una condizione più uniforme".
Perchè?
Probabilmente è qualcosa di inconscio, su questo devo lavorarci. Il calcio sta cambiando, le neopromosse vengono in Serie A e se la giocano a viso aperto, c’è grande equilibrio e se pensi di essere più bravo con le piccole perché magari hai dei nazionali lo paghi. Devo far capire alla squadra che la stessa cattiveria va mostrata in ogni occasione anche con le squadre più piccole”.
Rivedremo Nandez in appoggio a Joao Pedro?
“Oggi con una squadra come l’Atalanta che gioca uomo su uomo non dandogli punti di riferimento gli abbiamo creato delle difficoltà. La palla profonda è ciò che gli ha fatto più male, Keita ci avrebbe fatto comodo per questo tipo di partita".
Possibile vedere la stessa intensità per tutta la partita?
“Per fare il pressing alto che facciamo non dovremmo avere tanti giocatori infortunati, per novanta minuti penso che non riesca a farlo nessuno. Per fare un calcio così dispendioso dovremmo avere una condizione più uniforme".
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