Il Lione non accetta la retrocessione in Ligue 2: il presidente Textor farà ricorso

La retrocessione improvvisa dell'Olympique Lione impartita dal DNCG, l’organo di controllo finanziario del calcio francese, ha generato un botto e un eco spaventosi dopo che sono state ritenuti insufficienti le condizioni finanziarie del club per garantire l’iscrizione alla prossima stagione di Ligue 1. Una scelta anticipata lo scorso 15 novembre per un debito di circa 175 milioni di euro. Il club di John Textor e con l'ex Milan Paulo Fonseca in panchina però non ci sta.
Infatti, come riferito da RMC Sport, il Lione presenterà ricorso contro la retrocessione. L'OL riceverà la decisione della DNCG con una spiegazione completa di questa decisione di far scivolare il club in Ligue 2, dopodiché il presidente dei lyonnais dovrà presentare appello presso la commissione d'appello della DNCG, tramite posta elettronica o tramite raccomandata. Secondo il regolamento, in entrambi i casi, l'appello deve essere presentato entro sette giorni a partire dal giorno successivo alla notifica.
"Inoltre, e sempre a pena di inammissibilità, ogni documento e/o impegno nuovo che il club appellante intende presentare dovrà essere obbligatoriamente prodotto al più tardi durante l’audizione davanti alla commissione d’appello e, a quella data, essere debitamente concretizzato", precisa la LFP (Lega calcio francese) nel suo regolamento. In attesa di mosse da parte del numero uno Textor, la sanzione decisa per il Lione resta pesantissima e condannerebbe ovviamente la ciurma di Fonseca a scendere di categoria. Quando poco più di un mese fa il club festeggiava l'accesso in Europa League.
