Brescia, il giorno verità. Ma Cellino deve comunque saldare le pendenze con il Comune

Il gran giorno sembra essere arrivato, o meglio è arrivato, perché alla mezzanotte di oggi si avrà la certezza del possibile colpo di teatro messo in atto da Massimo Cellino che, pur non avendo rispettato il termine perentorio del 6 giugno per il pagamento di stipendi, contributi e ritenute varie, potrebbe aver comunque presentato domanda di iscrizione del Brescia al prossimo campionato di Serie C; domanda che, incompleta, verrà respinta e darà il via ai ripescaggi, con il Ravenna che quindi farà il salto di categoria. Da tempo si parla di una domanda già presentata, ma al momento ufficialità in merito non ce ne sono.
Al netto di tutto ciò, come si legge su bresciaoggi.it, ci sono comunque altre questioni in sospeso, e stavolta riguardano il club e l'amministrazione comunale. Entro il 30 giugno Cellino dovrà saldare le due rate non pagate per l’utilizzo dello stadio 'Rigamonti', un cifra che ammonta a 157.500: in caso di mancato saldo, verrà eseguita la revoca dell'utilizzato dell'impianto al club, nonostante la convenzione fra l’attuale proprietario e il Comune scada nel 2028.
Non rimane quindi che attendere, anche per avere un'idea più chiara di quello che potrà essere il futuro voluto dal citato ed eclettico patron per il suo club. Continuerà la sua battaglia alla Federcalcio tramite la giustizia ordinaria?
