Rinnovo a sorpresa in casa Cesena: Matteo Piacentini blindato fino al 2028
Nonostante un minutaggio limitato nelle ultime due stagioni e un inizio di campionato che lo ha visto titolare una sola volta su dieci partite, il Cesena FC si appresta a blindare il difensore Matteo Piacentini. Secondo fonti vicine alla dirigenza sportiva del club, l’accordo per il rinnovo contrattuale è stato finalizzato e l’ufficialità per l’estensione del legame è attesa nei prossimi giorni.
Piacentini, difensore classe 1999 originario di Sassuolo, è in forza al club bianconero dal 2023 ed è attualmente alla sua terza stagione con la maglia del Cavalluccio. Il suo contratto, che sarebbe scaduto il prossimo 30 giugno, è stato allungato con un rinnovo biennale. Una mossa che testimonia la grande fiducia riposta dal club nel giocatore.
La decisione di protrarre in modo così deciso il contratto di Piacentini è stata fortemente voluta dal direttore Fusco, un elemento che sottolinea come le valutazioni del club vadano oltre la fredda statistica delle presenze.
Analizzando il percorso del difensore in bianconero, si nota infatti un impiego prevalentemente da subentrante. Nella sua prima stagione, in Serie C, ha collezionato 13 presenze totali delle quali 9 dal primo minuto, impreziosite dall’assist fornito a Cristian Shpendi nella vittoriosa trasferta di Rimini.
Un anno più tardi, per forza di cose, il trend si è confermato anche in cadetteria dove ha totalizzato 9 presenze (8 in campionato e 1 nei play-off). Anche in questo caso, l’impiego è stato quasi sempre limitato a scampoli di partita, spesso per pochi minuti nel finale. Le sue apparizioni dal primo minuto in Serie B si sono fermate a cinque più quella appunto di Catanzaro negli spareggi post-season.
In sintesi Piacentini è un giocatore che, pur totalizzando poche presenze e nella sua ruvidezza in campo, ha saputo costruirsi una reputazione di difensore affidabile agli occhi degli allenatori che lo hanno avuto alle proprie dipendenze per la capacità di entrare subito in partita. Qualità che lo rende un jolly prezioso nonostante l’impiego a singhiozzo.
La mossa del direttore Fusco è un chiaro segnale di riconoscimento verso un professionista che, malgrado il ruolo marginale, ha saputo guadagnarsi la stima dello staff tecnico e dirigenziale.






