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Dal Cerreto al Carpi fino alla Salernitana. L'ennesima promozione per lo specialista Castori
Non sarà un’impresa come quella conquistata con il Carpi nel 2014-15, ma ancora una volta Fabrizio Castori si conferma come un allenatore che sa vincere, uno specialista quando si parla di promozioni a prescindere dalle categoria.
Tutto è partito dal Cerreto dove nel 1989/90 conquistò la promozione in Interegionale, passando poi per il Tolentino dove sale dall’Eccellenza alla C2, e poi la Virtus Lanciano con cui conquista la C1 e il Cesena dove approda per la prima volta in Serie B. Certo il capolavoro lo compie come detto in Emilia alla guida del Carpi dove vince il campionato e porta il club per la prima volta nella sua storia in Serie A.
Oggi Castori ha messo un’altra tacca ai suoi successi con la conquista di una promozione non scontata perché la Salernitana non partiva come la favorita del campionato, Monza e Lecce erano ben più quotate come anche l’Empoli o la SPAL, senza contare che la presenza di Claudio Lotito rischiava di frenare, viste le norme federali che impediscono a uno stesso soggetto di controllare due club della stessa serie, le ambizioni della squadra. Castori non ci ha pensato troppo e ha costruito, come da suo solito, una squadra compatta, aggressiva, forte fisicamente che magari non segna molto (appena 46 reti in 38 partite), ma subisce poco (34 reti, seconda miglior difesa del campionato) e non si scioglie alle prime difficoltà. Una squadra che rispecchia la mentalità del suo tecnico che una volta di più si conferma specialista nel ribaltare i pronostici.
Tutto è partito dal Cerreto dove nel 1989/90 conquistò la promozione in Interegionale, passando poi per il Tolentino dove sale dall’Eccellenza alla C2, e poi la Virtus Lanciano con cui conquista la C1 e il Cesena dove approda per la prima volta in Serie B. Certo il capolavoro lo compie come detto in Emilia alla guida del Carpi dove vince il campionato e porta il club per la prima volta nella sua storia in Serie A.
Oggi Castori ha messo un’altra tacca ai suoi successi con la conquista di una promozione non scontata perché la Salernitana non partiva come la favorita del campionato, Monza e Lecce erano ben più quotate come anche l’Empoli o la SPAL, senza contare che la presenza di Claudio Lotito rischiava di frenare, viste le norme federali che impediscono a uno stesso soggetto di controllare due club della stessa serie, le ambizioni della squadra. Castori non ci ha pensato troppo e ha costruito, come da suo solito, una squadra compatta, aggressiva, forte fisicamente che magari non segna molto (appena 46 reti in 38 partite), ma subisce poco (34 reti, seconda miglior difesa del campionato) e non si scioglie alle prime difficoltà. Una squadra che rispecchia la mentalità del suo tecnico che una volta di più si conferma specialista nel ribaltare i pronostici.
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