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Perché il Real Madrid può vincere la Champions?
Aveva iniziato malissimo il suo percorso Champions, il Real Madrid. Il ko interno con lo Shakhtar e il pareggio col 'Gladbach sembravano segnali evidenti del fine ciclo di casa Merengues. Mai però dare per finiti i pluricampioni della Casa Blanca. Purtroppo l'Inter ne sa qualcosa. I due successi filati contro i nerazzurri hanno permesso agli uomini di Zinedine Zidane di rialzare la testa e raddrizzare un girone nato male e finito al top. Poi il doppio successo con l'Atalanta agli ottavi e l'eliminazione del Liverpool ai quarti prima di una semifinale che ora vedrà i 13 volte campioni d'Europa affrontare il Chelsea di Tuchel.
Quanto può influire il campionato - Tanto, tantissimo. Perché la Liga, proprio come la Champions, era nata male ma col passare delle settimane la situazione è radicalmente cambiata. E ora i Blancos sono secondi con un solo punto di distanza dall'Atletico e un solo punto in più rispetto al Barcellona. Inutile quindi sottolineare quanto le ultime 8 partite possano essere importanti e quante energie possano togliere ad una squadra già abbastanza spremuta da infortuni e Covid. Anche se negli anni, Zizou e i suoi hanno dato più volte dimostrazione di saper estrapolare ogni goccia di energia, mentale e fisica, dalla Champions.
Punti di forza e punti deboli - La storia europea è da sempre l'arma in più dei Blancos in Champions League. In fondo non si vince per caso un trofeo del genere per 13 volte, più di tutte le altre società europee. I giocatori più carismatici e rappresentativi, da Ramos a Kroos passando per Modric, Casemiro e Benzema, sono i protagonisti (insieme a CR7) della tripletta fra il 2016 e il 2018 e sanno come si fa ad arrivare in fondo. E pure il tecnico Zidane sembra ispirato da una predisposizione naturale al successo in ambito internazionale. Oltre a questo, ovviamente, va aggiunta la qualità dei singoli e, perché no, i possibili rientri dagli infortuni nelle prossime settimane. Il Liverpool ne sa qualcosa, essendo stato eliminato da un Real Madrid in cui mancavano fra gli altri Varane, Ramos, Carvajal e Hazard.
La questione infortuni è però arma a doppio taglio: Sergio Ramos si è fermato in più occasioni in stagione, Eden Hazard è oramai un caso a tutti gli effetti sulla scia di Gareth Bale. Non dovessero recuperare, o comunque non essere al top, per Zidane si potrebbero creare non pochi problemi di formazione. Anche perché come detto e come confermato dai diretti interessati, le rincorse in Champions e in campionato hanno tolto molte energie al gruppo.
L'undici tipo - (4-3-3): Courtois; Carvajal, Varane, Ramos, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Asensio, Benzema, Vinicius (Hazard)
Quanto può influire il campionato - Tanto, tantissimo. Perché la Liga, proprio come la Champions, era nata male ma col passare delle settimane la situazione è radicalmente cambiata. E ora i Blancos sono secondi con un solo punto di distanza dall'Atletico e un solo punto in più rispetto al Barcellona. Inutile quindi sottolineare quanto le ultime 8 partite possano essere importanti e quante energie possano togliere ad una squadra già abbastanza spremuta da infortuni e Covid. Anche se negli anni, Zizou e i suoi hanno dato più volte dimostrazione di saper estrapolare ogni goccia di energia, mentale e fisica, dalla Champions.
Punti di forza e punti deboli - La storia europea è da sempre l'arma in più dei Blancos in Champions League. In fondo non si vince per caso un trofeo del genere per 13 volte, più di tutte le altre società europee. I giocatori più carismatici e rappresentativi, da Ramos a Kroos passando per Modric, Casemiro e Benzema, sono i protagonisti (insieme a CR7) della tripletta fra il 2016 e il 2018 e sanno come si fa ad arrivare in fondo. E pure il tecnico Zidane sembra ispirato da una predisposizione naturale al successo in ambito internazionale. Oltre a questo, ovviamente, va aggiunta la qualità dei singoli e, perché no, i possibili rientri dagli infortuni nelle prossime settimane. Il Liverpool ne sa qualcosa, essendo stato eliminato da un Real Madrid in cui mancavano fra gli altri Varane, Ramos, Carvajal e Hazard.
La questione infortuni è però arma a doppio taglio: Sergio Ramos si è fermato in più occasioni in stagione, Eden Hazard è oramai un caso a tutti gli effetti sulla scia di Gareth Bale. Non dovessero recuperare, o comunque non essere al top, per Zidane si potrebbero creare non pochi problemi di formazione. Anche perché come detto e come confermato dai diretti interessati, le rincorse in Champions e in campionato hanno tolto molte energie al gruppo.
L'undici tipo - (4-3-3): Courtois; Carvajal, Varane, Ramos, Mendy; Modric, Casemiro, Kroos; Asensio, Benzema, Vinicius (Hazard)
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