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Porto-Juventus, l’esperto Pepe guida i lusitani. Diaz rivelazione che piace all’Inter
Alcune vecchie glorie, qualche giovane di belle speranze, un tecnico che conosciamo benissimo come Sergio Coincecao, ex calciatore di Parma e Lazio tra le altre, oggi allenatore in rampa di lancio. Il Porto, campione in carica del campionato lusitano, è ormai un’habitué della Champions League, dove torna agli ottavi dopo una sola stagione di pausa. Non una formazione imbattibile, ma la sorpresa è dietro l’angolo.
Come è andata nel girone - Benedetto sorteggio. Se il Manchester City era un avversario fuori quota e tale è rimasto, Olympiacos e Olympique Marsiglia sono sembrati sin da subito squadre alla portata. Il fatto che i francesi abbiano deciso di suicidarsi, calcisticamente parlando, ha fatto il resto: Porto qualificato in maniera più che agevole, con 10 punti di distacco rispetto al terzo e quarto posto.
La stella - Pepe - Non ha bisogno di presentazioni, anche se è stato ai box per un discreto periodo, ma dovrebbe tornare in tempo per gli ottavi di finale. Gli anni al Real Madrid sono un ricordo: dopo una parentesi al Besiktas, nel 2019 è tornato nel club che lo ha lanciato nel palcoscenico del calcio che conta. Compirà 37 anni a febbraio: il fisico cede qualcosa, l’esperienza è un’arma che mette a disposizione della squadra.
La rivelazione - Luis Diaz - Piaceva e piace all’Inter. Colombiano, classe ’97, acquistato dal Junior FC nel 2019 per poco più di 7 milioni di euro. Destro che gioca a sinistra, è un esterno d’attacco con un buon fisico e un discreto feeling col gol. Dribbling e velocità le armi di fabbrica.
L'undici tipo - Esperimenti tattici in corso. Coincecao ha infatti variato molto nel corso della stagione provando anche la difesa a cinque o il 4-3-3. E non è mancato il 4-4-2. Le alternative: Taremi può insidiare Marega per il ruolo da centravanti, anche perché non ha segnato tantissimo finora. In difesa ha giocato spesso e volentieri Malang Sarr, per l’infortunio di Pepe, ma l’ex Real dovrebbe essere a posto a febbraio. Tra i giovani, occhio a Fabio Vieira e Romario Barò.
(4-2-3-1): Marchesin; Manafa, Mbemba, Pepe, Sanusi; Sergio Oliveira, Uribe; Corona, Otavio, Luis Diaz; Marega.
Coefficiente di difficoltà - 3,5/5
Come è andata nel girone - Benedetto sorteggio. Se il Manchester City era un avversario fuori quota e tale è rimasto, Olympiacos e Olympique Marsiglia sono sembrati sin da subito squadre alla portata. Il fatto che i francesi abbiano deciso di suicidarsi, calcisticamente parlando, ha fatto il resto: Porto qualificato in maniera più che agevole, con 10 punti di distacco rispetto al terzo e quarto posto.
La stella - Pepe - Non ha bisogno di presentazioni, anche se è stato ai box per un discreto periodo, ma dovrebbe tornare in tempo per gli ottavi di finale. Gli anni al Real Madrid sono un ricordo: dopo una parentesi al Besiktas, nel 2019 è tornato nel club che lo ha lanciato nel palcoscenico del calcio che conta. Compirà 37 anni a febbraio: il fisico cede qualcosa, l’esperienza è un’arma che mette a disposizione della squadra.
La rivelazione - Luis Diaz - Piaceva e piace all’Inter. Colombiano, classe ’97, acquistato dal Junior FC nel 2019 per poco più di 7 milioni di euro. Destro che gioca a sinistra, è un esterno d’attacco con un buon fisico e un discreto feeling col gol. Dribbling e velocità le armi di fabbrica.
L'undici tipo - Esperimenti tattici in corso. Coincecao ha infatti variato molto nel corso della stagione provando anche la difesa a cinque o il 4-3-3. E non è mancato il 4-4-2. Le alternative: Taremi può insidiare Marega per il ruolo da centravanti, anche perché non ha segnato tantissimo finora. In difesa ha giocato spesso e volentieri Malang Sarr, per l’infortunio di Pepe, ma l’ex Real dovrebbe essere a posto a febbraio. Tra i giovani, occhio a Fabio Vieira e Romario Barò.
(4-2-3-1): Marchesin; Manafa, Mbemba, Pepe, Sanusi; Sergio Oliveira, Uribe; Corona, Otavio, Luis Diaz; Marega.
Coefficiente di difficoltà - 3,5/5
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