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Fabregas sfida il secondo allenatore della sua carriera: all’inizio Conte non lo faceva giocareTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 12:08Serie A
di Ivan Cardia

Fabregas sfida il secondo allenatore della sua carriera: all’inizio Conte non lo faceva giocare

C’eravamo tanto amati… Ma fino a un certo punto, specie all’inizio. Oggi Antonio Conte e Cesc Fabregas torneranno a sfidarsi da allenatori, in una sorta di “bella”: Napoli-Como non sarà solo il primo incrocio di questo campionato, sarà anche il terzo confronto in carriera tra i due. Perfetta parità, nella scorsa stagione: a Napoli ha vinto Antonio, a Como ha vinto Cesc. Oggi ripartiranno da presupposti leggermente diversi: non per i partenopei, che come l’anno scorso puntano a vincere il campionato, quanto per i lariani che non sono più una sorpresa ma proveranno a sgomitare per un posto in Europa. Quanto ai due, si conoscono, si rispettano, si stimano. Anche se all’inizio non era andata proprio benissimo: “Era come se non mi conoscesse”, disse Fabregas qualche anno fa della comune esperienza al Chelsea. Su cui è tornato proprio l’anno scorso: “Quando è arrivato mi ha detto che non avrei giocato sempre, ma lo ha fatto con grande rispetto. È uno dei migliori allenatori degli ultimi anni, con lui ho visto cose che non avevo mai visto e dopo quattro mesi giocavo sempre”. Si riparte - anche - da lì: numeri alla mano, solo Arsene Wenger è stato più importante per la carriera di Fabregas, ha avuto più fiducia in lui. Se l’alsaziano è irraggiungibile - 303 partite con Fabregas in campo - Conte è infatti il secondo allenatore per numero di partite concesse all’ex centrocampista spagnolo: ben 86, con un bottino di dieci gol e 22 assist. Numeri che chiariscono come l’iniziale diffidenza si sia, nel tempo, tramutata in ben altro.