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CASO GATTUSO: PER QUESTO GLI ALLENATORI NON POTEVANO AVERE PROCURATORI… POI LA REGOLA CAMBIÒ
venerdì 18 giugno 2021, 11:00L'opinione
di Stefano Prizio
per Firenzeviola.it

CASO GATTUSO: PER QUESTO GLI ALLENATORI NON POTEVANO AVERE PROCURATORI… POI LA REGOLA CAMBIÒ

Ecco perché gli allenatori non potevano avere procuratori.

Ecco, esattamente per evitare manfrine come quella che ha surriscaldato e sconvolto queste ore già caldissime per Firenze, lasciando un club danneggiato ed un ambiente profondamente amareggiato.

Era per evitare simili porcherie che esisteva quella leggina che impediva ad un allenatore di farsi rappresentare da un manager, da un procuratore, poi nel 2015, la solita manina italiana cambiò la regola, consegnando molti tecnici ad un enorme conflitto di interessi.

Tuttavia, nell’affaire Gattuso, il club viola non può considerarsi esente da colpe, quando la Fiorentina ha scelto Gattuso, sapeva bene chi si portava dietro il tecnico di Corigliano Calabro e sapeva, o doveva sapere, che un super procuratore che ti piazza in casa un allenatore, poi si fa goloso e tenterà di piazzarti quanti più giocatori possibile della sua scuderia.

La Fiorentina non c’è stata e Gattuso ha rotto, giocandosi anche la futura credibilità perché mollare una squadra con cui aveva già firmato, non lo fa, e non lo fa sembrare credibile, affidabile, serio.

Mollarla, si badi bene, non perché quel club non lo accontenta tecnicamente (fino a fine mercato Gattuso non poteva sapere il livello della squadra che gli avrebbero allestitito, che poi di ‘Sergio oliveira’ ce ne son ben altri al mondo) e non per questioni di soldi suoi, che sarebbe pure legittimo, ma per questioni di soldi e potere interno al club di chi lo assiste, Mendes appunto, il quale pretendeva che la Fiorentina prendesse questo o quel giocatore e pure al prezzo dettato dal venditore, voleva far da venditore e compratore, a tutto vantaggio dei propri conti correnti.

Vien da chiedersi: quale sia il mestiere di Gattuso, fare l’allenatore o curare gli interessi di Mendes e della sua azienda?

Alla confusione generale ha contribuito non poco una specie di guerra di potere interna alla Fiorentina, forse per scarsa chiarezza nella divisione di ruoli e compiti, ma soprattutto per il fatto che la gestione della società è a Firenze, e il portafogli è a New York.

Per la Fiorentina è un momento difficile, perciò agli zoppi non si diano grucciate, come si dice a Firenze.

La sposa che ci ha mollato sull’altare, non per amore mancato, ma per laido interesse, va archiviata nella memoria, obliata in fretta se possibile.

E  bisogna trovarne un’altra bella e buona che però non esiga di portarsi dietro la sorella, la zia, la cugina e la nonna pretendendo che gli si campino noi….

Va trovata in fretta, ma bella e amabile, affinchè non si disperda del tutto quel buon clima d’inizio stagione, sfumato comprensibilmente in queste ore dal cuore dei tifosi.

E infine, mutuando il grande scrittore francese Houllebeqc: fissiamo negli occhi Gattuso e Mendes per poterli dimenticare per sempre.