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VLAHOVIC, RIPRESI I CONTATTI. MA NON FIRMA IL RINNOVO. IL BAYERN SCAVALCA L’ARSENAL. MAYORAL, GIORNI DECISIVI. SASSUOLO, OK A BERARDI. IKONÉ ARRIVA. ROCCO DECIDE TUTTO ALLA FINE DELL’ANDATA
giovedì 2 dicembre 2021, 11:10L'opinione
di Enzo Bucchioni
per Firenzeviola.it

VLAHOVIC, RIPRESI I CONTATTI. MA NON FIRMA IL RINNOVO. IL BAYERN SCAVALCA L’ARSENAL. MAYORAL, GIORNI DECISIVI. SASSUOLO, OK A BERARDI. IKONÉ ARRIVA. ROCCO DECIDE TUTTO ALLA FINE DELL’ANDATA

La Fiorentina ha ripreso a parlare con il procuratore di Dusan Vlahovic. Lo scoop di Matteo Magrini con tanto di foto che vede seduti allo stesso tavolo in un caffè del centro il dg viola Barone e il procuratore Ristic, ha fatto immediatamente rinascere le speranze del Popolo Viola e posto nuovi interrogativi sul futuro del ragazzo. 

La domanda, ovvio, adesso è una e una sola: sono ripartire le trattative per il rinnovo?

Normale, ovvio chiederselo, ma la risposta è una doccia gelata. Assolutamente no, il giocatore non prolungherà il rapporto con la Fiorentina, la decisione è stata presa e non si torna indietro. Nessun ripensamento da parte di Vlahovic e del suo entourage che hanno disegnato il loro futuro già l’estate e non si spostano di una virgola. 

Il giocatore ha deciso di restare un altro anno a Firenze per crescere ancora e completare il suo percorso di maturazione, l’estate prossima se ne andrà senza aver firmato il contratto.

L’incontro fra Barone e Ristic, secondo indiscrezioni in questi giorni ce ne sarebbero stati anche altri, è servito semplicemente a mettere a fuoco le due posizioni e confrontarsi sulle strategie nell’immediato che ovviamente divergono. Dopo il fitto scambio di mail avvenuto nei mesi scorsi, una trattativa epistolare culminata con la super offerta della Fiorentina (cinque milioni per cinque anni e altro) con riposta negativa e definitiva del serbo all’inizio dell’autunno, il procuratore s’era negato a tutti. 

Una situazione che non poteva continuare e l’incontro, comunque, riporta il discorso a un livello più normale.

Barone ha così avuto modo di sentirsi dire direttamente, dopo mesi di parole e di ipotesi, che non ci sono margini di trattativa. Neppure nel caso in cui la Fiorentina (non lo farà) decidesse di alzare l’offerta.

Ma le divergenze ora si sarebbero trasferite sui tempi e sui modi dell’addio alla Fiorentina. La società viola, infatti, aveva urgenza di capire cosa rispondere alle tante società che si stanno facendo avanti per comprare il giocatore, scoprire le intenzioni del ragazzo. Nessuna apertura, a quanto pare. 

Vlahovic non accetterà alcun trasferimento a gennaio. E questa intransigenza pare sia diventata un altro motivo di frizione.

La Fiorentina si trova una volta di più prigioniera della volontà di Vlahovic e del suo procuratore che non solo non firmano il rinnovo, ma impediscono alla società viola di rifarsi economicamente vendendo  a una sorta di asta che sta nascendo e dopo ve la racconteremo.

Un altro braccio di ferro si profila all’orizzonte perché la Fiorentina pare sia decisa a muoversi con durezza. Se arrivassero proposte irrinunciabili, se a gennaio ci fossero proposte di grande interesse (e pare ci siano) la società è decisa a portare avanti la trattativa anche senza il sì del giocatore. Ovvio che il trasferimento non si potrà fare, ma è un modo per scoprire pubblicamente le carte. A quel punto, secondo indiscrezioni, Rocco potrebbe anche decidere di comprare due attaccanti a gennaio per mandare in tribuna il giovane serbo rispettando i regolamenti. E perso per perso, potrebbe anche essere Rocco l’estate prossima a dire no al trasferimento già organizzato da Vlahovic e tenerlo fino alla scadenza del contratto nel 2023 senza farlo giocare.

Insomma, l’incontro non sarebbe finito con un vogliamoci bene ma con ne vedremo delle belle.

Del resto era facilmente prevedibile che Rocco non rimanesse con le spalle al muro, completamente impotente, prigioniero della volontà del ragazzo e del suo procuratore che non si accontentano di vincere (non firmano il contratto) ma vogliono anche stravincere (andiamo dove vogliamo e quando vogliamo).

Una situazione abnorme. E se, calcisticamente parlando, dall’allenatore ai tifosi, ma anche ai compagni di squadra, sono sicuramente felici se Vlahovic resta fino a giugno, la società economicamente è penalizzata e perdente. 

All’orizzonte si sta infatti profilando quell’asta che era auspicabile fra tutte le più grandi società d’Europa. E’ chiaro che chi vede calcio ad alto livello ha capito che Vlahovic sarà il crac dei prossimi anni, tutti i dubbi sono caduti. Questo giocatore è destinato a diventare il nuovo Lewandowski o il nuovo Benzema. Qualcuno sta già dicendo che in prospettiva può superare Haaland perché più completo. 

Se la Fiorentina potesse avere le mani libere un giocatore così potrebbe fruttare anche cento milioni e più. Ma anche a gennaio con il contratto in scadenza nel 2023, per anticipare la concorrenza molte società sembrano disposte a pagarlo 70-80 milioni. Forse di più.

L’ultima che ha bussato alla porta della Fiorentina è il Bayern di Monaco, società straricca, che ha individuato in Vlahovic l’erede di Lewandowski che l’anno prossimo avrà 34 anni. I tedeschi sono attivi, pronti a superare l’offerta dell’Arsenal e delle altre. Il City e il Tottenham ci sono da sempre, ma come detto un sondaggio l’hanno fatto tutte le società più potenti del mondo.

Ma non si può chiudere nulla perché il sospetto è sempre lo stesso, Vlahovic deve aver un accordo già raggiunto con qualcuno e chiederà la cessione soltanto l’estate prossima. Chi è questa società?

Pensare alla Juve ora è davvero dura. La crisi economica è evidente, l’incertezza sul futuro dirigenziale anche. Pesa come un macigno l’inchiesta sulle plusvalenze che non potrà non avere ripercussioni per come si stanno mettendo le cose. Vlahovic ha già davvero un accordo con i bianconeri dal quale non si può liberare? Sembrerebbe strano vista l’abilità del pool di procuratori che lo gestisce, ma allora chi c’è dietro?

Lo vorrebbe sapere anche la Fiorentina che intanto prepara il suo contrattacco.

Cosa deciderà Rocco Commisso?

In questi giorni ha parlato con il ragazzo, ma rapporti normali, di campo. Nessun colloquio riservato, men che meno sulla vicenda del rinnovo contrattuale per la quale Vlahovic ha sempre risposto “parlate con il mio procuratore”. 

Ora Barone ci ha parlato e Ristic sa come si comporterà la Fiorentina se davvero sarà rifiutato il trasferimento a gennaio.

La speranza, ovvio, è che si possa trovare in extremis un terreno comune per chiudere senza un lancio di stracci che si profila all’orizzonte. Molto capiremo da come si muoverà la Fiorentina sul mercato che aprirà il tre di gennaio.

In questi giorni Rocco Commisso ha parlato con i suoi manager, ma una riunione operativa per tracciare le linee definitive, per puntare forte su questo o quel giocatore, si farà soltanto alla fine del girone d’andata. Mancano quattro partite, la Fiorentina dovrà giocare con Bologna, Salernitana, Sassuolo e Verona, poi si capiranno meglio anche i valori e le ambizioni in base alla posizione di classifica.

I nomi sondati sono tanti, ve li abbiamo raccontati in queste settimane. E qualcuno, di sicuro, è ancora segreto.

Un attaccante e un esterno arriveranno sicuramente. Le punte potrebbero essere due se la Fiorentina riuscirà a cedere Kokorin.

Il centroavanti designato è Borja Mayoral, le prossime saranno ore decisive. Come vi raccontiamo da tempo, la trattativa ha avuto alti e bassi, anche una rottura. Ora si stanno mettendo a fuoco i dettagli e la cessione a gennaio chiesta dal Real potrebbe diventare un prestito con obbligo di riscatto a giugno. Il giocatore è d’accordo.

Per Berardi il discorso è in piedi, ma più complesso. Il Sassuolo lo cede, ma alle sue condizioni. Se Vlahovic (vedi mai) dovesse poi accettare di andar via a gennaio ci sono più probabilità che Rocco investa sul ventisettenne nazionale. Tutti gli altri nomi da Ikonè (è praticamente fatta, basta siglare) a Orsolini a Deulofeu sono nel mirino.

Servono le decisioni finali di Rocco che arriveranno entro fine anno.

Intanto la Fiorentina ha ripreso il cammino con una prestazione che ha fatto vedere una grande crescita a livello di gioco di squadra. Torreira è il punto di riferimento, Bonaventura straordinario, Callejon ora lo riscoprono tutti, ma anche Sottil sembra stia maturando. Il lavoro di Italiano resta straordinario, Empoli è stato un episodio che non dovrà ripetersi. E alcuni giocatori dovranno dimostrare se possono stare o meno dentro a questo progetto ambizioso. Ci siamo capiti.