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VOGLIA VIOLA DI RIPARTIRE SUBITO. IL GRUPPO GIÀ CARICO PER MOENA. JOVIC, DODO’ E GOLLINI PRIMI RINFORZI: IL MADRIDISTA A TITOLO DEFINITIVO. MANDRAGORA INTERNO, AMRABAT PLAY. IL 4-3-3 MARCHIO DI FABBRICA: NON SI TOCCA
sabato 2 luglio 2022, 10:45L'opinione
di Mario Tenerani
per Firenzeviola.it

VOGLIA VIOLA DI RIPARTIRE SUBITO. IL GRUPPO GIÀ CARICO PER MOENA. JOVIC, DODO’ E GOLLINI PRIMI RINFORZI: IL MADRIDISTA A TITOLO DEFINITIVO. MANDRAGORA INTERNO, AMRABAT PLAY. IL 4-3-3 MARCHIO DI FABBRICA: NON SI TOCCA

Manca una settimana alla partenza di quella che si presenta come una stagione tutta da decifrare, ma i viola sono già carichi. I giocatori stanno esaurendo gli ultimi giorni di vacanza, ma sono già con la testa al ritiro. Hanno voglia di ricominciare subito, di riattaccare la spina staccata prima della fine di maggio, con la vittoria contro la Juventus, ottima per tornare in Europa. 

Sono segnali molto importanti: quando una squadra ha il desiderio di iniziare il prima possibile a sudare dimostra di avere dentro il sacro fuoco dell’ambizione. Quello lo ha appiccato Italiano, forse il più tarantolato dalla voglia di ripartire. Uno che vive di calcio come lui, che parla di pallone in continuazione, non vede l’ora di dirigere allenamenti, spiegare situazioni di gioco. Merito anche delle ferie spese nella sua Sicilia, tra sole e mare splendidi, oltre ad una cucina tra le più rinomate al mondo. Ora le batterie sono al cento per cento delle loro possibilità

Un anno fa era tutto diverso, c’era un grande punto interrogativo sulle testa del nuovo allenatore e dei suoi uomini. Una sorta di nuvoletta di Fantozzi, per fortuna scacciata in fretta. C’era da costruire una base di lavoro, nella speranza che questa diventasse propedeutica ad una grande annata. Per fortuna tutto questo è successo e adesso il pranzo è servito: la Fiorentina ha solide fondamenta su cui lavorare, il branco ha assimilato il modus operandi in allenamento e i concetti di gioco. Non è poco riprendere un lavoro sapendo da dove lo si è interrotto

Italiano, che dopo la firma sul contratto ha ritrovato il sorriso dei giorni più gaudenti, condivide con la dirigenza le linee guida sul mercato. I nomi sono sul tavolo da settimane, probabilmente da mesi. Non sono obiettivi improvvisati. C’è stato un ragionamento a monte, la prova è che a pochi giorni da Moena c’è la possibilità di vedere già alcuni volti nuovi. Italiano spera di essere accontentato. Ma il movimentismo di oggi è figlio del pensiero di ieri. Un passo avanti per la società che evidentemente ha fatto tesoro degli errori del passato. 

Alcune caselle della Fiorentina di Italiano stanno andando al loro posto. In porta Gollini rimane in prima fila, i dirigenti viola lo hanno seguito bene per tutta la scorsa stagione. 

Come terzino destro, oddio terzino pare un affronto, c’è Dodo’. Sta cercando casa a Firenze (tra Grassina e Bagno a Ripoli), dunque ci siamo. Nel mezzo alla difesa il tentativo di convincere Milenkovic a restare è tutt’ora in atto. Siamo nella condizione di un anno fa quando il serbo tentennava e alla fine invece è rimasto fedele ai viola. Il problema, semmai, è il contratto: ad un anno dalla scadenza se Milenkovic rimanesse ne servirebbe uno nuovo e molto più sostanzioso. E’ normale che una società faccia le proprie valutazioni. L’Inter, al momento, è il club più convinto nel corteggiamento. 

A metà campo arriva Mandragora dopo aver superato i tormenti granata. Il centrocampista si lancia tra le braccia di Italiano che immagina per lui una collocazione da interno, con Amrabat nelle vesti di regista muscolare. Anche perché il modulo non si tocca: il 4-3-3 è il marchio di fabbrica di Italiano che non ha nessuna intenzione di cambiare. Magari all’interno dello schema potranno esserci interpretazioni più flessibili. 

Praet è una pista che la Fiorentina sta seguendo, ma per adesso il cammino sembra ancora lungo. 

In attacco la bomba è Jovic. Una manovra che ha la firma di Fali Ramadani, il super procuratore che sta assistendo massicciamente la Fiorentina in questa finestra di mercato. Ramadani è il valore aggiunto del team viola. Una punta di peso… Jovic ha scartato altre ipotesi e ha puntato dritto sulla Fiorentina. I serbi che hanno avuto e che continuano ad avere a che fare con Firenze, sono stati determinanti. Lo hanno spinto a scegliere la maglia viola. Jovic vorrebbe ripetere nella Fiorentina il percorso di gol di Vlahovic, suo connazionale che gli ha parlato benissimo del gioco di Italiano. Il tecnico viola potrà essere legittimamente orgoglioso di tutto questo. I dirigenti della Fiorentina stanno trattando da qualche giorno il prestito oneroso con obbligo di riscatto tra 12 mesi. L’acquisto definitivo di Jovic sarebbe il miglior segnale di rafforzamento da parte della Fiorentina. Se prendi un attaccante del genere vuol dire che vuoi fare sul serio e non navigare a vista. La soluzione potrebbe essere portare il prestito oneroso a 5 milioni per aggiungere 20 milioni tra un anno. 

Certo, se a Moena vedessimo in campo Jovic, Dodò, Mandragora, Gollini…